Voi forse non li conoscete, ma Kanye West sì. E li apprezza al punto da averli chiamati a lavorare al suo nuovo album "Yeezus". Agli Ackeejuice Rockers è successo quello che in molti sognano. Ci sembrava giusto fare loro qualche domanda. Ci ha pensato Marco Villa.
Innanzitutto vi chiederei di presentarvi. Chi siete, da dove venite, dove vivete, cosa avete fatto fino all'altroieri?
Siamo King P ed Ali Selecta, italiani, dj, producers. Veniamo rispettivamente da Bassano del Grappa e Breganze, provincia di Vicenza, ma dopo aver visto che, una volta alla settimana, la nuova versione di Soundcloud inseriva una città a sua scelta a random sul nostro profilo, abbiamo scritto “Venezia” per comodità e pare che ora non ci dia più problemi. Prima di questa storia dell’album abbiamo lavorato sodo perchè cose del genere potessero prendere forma, senza mai fermarci a pensare un secondo a cose superflue e cercando di crederci ogni giorno anche quando era difficile farlo.
Mesi fa si è parlato della vostra collaborazione con Kanye West e ora tutti possono ascoltarla. Come è nata? Come sono andate le cose?
Kanye ha sentito le nostre produzioni grazie a un semplice demo che siamo riusciti a fargli arrivare quando è venuto a vistare gli stabilimenti di Diesel, situati poco lontano da dove abitiamo noi. Dalla consegna del demo alla mail che abbiamo ricevuto, con invito a raggiungerlo nello studio di Parigi, sono passati due giorni e, dopo altri due, eravamo in studio con lui e buona parte dei producers e cantanti che hanno collaborato al progetto "Yeezus". Kanye è stato colpito sia dalle produzioni ascoltate nel demo, sia da quelle che gli abbiamo fatto sentire quando ce lo siamo trovati di fronte, questo è il motivo per cui, successivamente, siamo stati richiamati a lavorare con lui a Parigi per quasi un mese.
Come si è svolta la collaborazione?
Durante quelle settimane cercavamo di arrivare in studio nel tardo pomeriggio, con alcune bozze melodiche e giri di loop stesi nel corso della mattinata. Si iniziava a lavorare ai beats, confrontandosi con gli artisti che di tanto in tanto passavano e si fermavano ad ascoltare. Si valutavano idee nuove e si rifletteva su ciò che si era fatto il giorno precedente. Ogni tanto Kanye West passava in studio, ma il più delle volte lo raggiungevamo noi a casa, dove si poteva discutere in modo più approfondito e dove spesso ci faceva sentire idee, sample nuovi e pezzi di strofe appena scritte, che sarebbero finite dentro all’album.
Qual è la cosa più importante che vi ha lasciato questa collaborazione?
Le persone che collaborano con Kanye sono molto diverse tra loro, sia per attitudine musicale che per background, noi stessi siamo un'esempio di quanto per lui sia importante sperimentare ed avere il contatto diretto con ogni movimento e tendenza musicale. A Parigi abbiamo avuto la conferma che, per fare buona musica, non è solamente necessario ascoltare istintivamente di tutto, ma bisogna anche cercare di capire quello che si sta ascoltando e scoprire da dove viene e quali sono i motivi per cui un'artista si spinge a creare un determinato suono.
Pensate che possa cambiarvi qualcosa nella vostra carriera?
Qualcosa è già cambiato in questi mesi ed è il nostro approccio alla musica e al modo di farla. Abbiamo imparato che non si produce scimmiottando artisti affermati e i loro suoni sentiti chissà dove, ma che si deve capire e conoscere a fondo quello che si sta ascoltando per poi riproporlo al pubblico. Solo dalla conoscenza di ciò che ti influenza, di ciò che ascolti casualmente e anche di ciò che non ti piace molto, si può aspirare ad una “forma" diversa ed originale.
Quali sono i vostri progetti per il futuro immediato?
C’è molta carne al fuoco, dobbiamo innanzitutto portare a termine alcuni impegni presi prima della conferma della nostra presenza in "Yeezus" e poi dobbiamo cominciare a lavorare a importanti proposte che ci sono state fatte da producer e cantanti internazionali in questi ultimi giorni. Non stiamo trascurando nemmeno la scena italiana in realtà e, diversamente da quanto fatto finora, abbiamo deciso di collaborare anche con artisti che la rappresentano. Tra pochi giorni uscirà un lavoro fatto per Mondo Marcio e a breve uno per Marracash. Tutte le produzioni che sentirete nei prossimi mesi, saranno un'anticipazione di quello che sarà il nostro primo album, un disco che farà molto discutere visti gli artisti che stiamo coinvolgendo.
Ma soprattutto: Kanye paga bene?
Il giusto prezzo per la “giusta” musica……………e in dollari ☺.
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L'articolo Ackeejuice Rockers - Come si lavora con Kanye West di Marco Villa è apparso su Rockit.it il 2013-06-28 17:00:29
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