(Foto di Giuseppe Pons)
300 battute e un brano registrato durante il concerto. Di Nicola Bonardi (NB), Fausto Murizzi (FM), Stefano 'Fiz' Bottura (Fiz), Sandro Giorello (SG), Elisa Orlandotti (EO), Alessandra Perongini (AP), Alex Urso (AU).
VERDENA
(Foto di Piero Cruciatti)
Vabbè ma cos'altro serve dire sui Verdena? Che sono bravissimi è scontato, e questa volta sono stati anche impeccabili: zero sbavature, nessun attacco sbagliato. Ma ad ogni modo non è questo il punto, quello che conta è altro, ed è una cosa che non si può descrivere. Era l'alchimia del momento, il cantare tutti insieme incantati sotto il palco, come se non esistesse più niente. Perfetto. // AP
(Valvonauta)
IL BUIO
(Foto di Antonio Campanella)
La (nostra) scommessa persa di questo MI AMI. Li mettiamo praticamente co-headliner, nel momento più atteso del festival, ovvero prima dei Verdena, e loro piuttosto che gasarsi ed approfittarne, deludono. Intendiamoci, le canzoni ci sono, l'esecuzione è anche pulita e a non vederli diresti anche "sì, ok, non travolgenti ma bravi". Invece poi li vedi: impalati, fermi, impauriti. Il Pertini sembra un palco immenso, di certo troppo grande per loro. E lì vedi implacabile l'abisso con chi suona dopo. Davvero troppa inesperienza e mancanza di "fame", forse era troppo presto. Ma anche no. Peccato. // Fiz
(Jantelagen)
CESARE BASILE
(Foto di Piero Cruciatti)
Raro momento nel quale il lancio di Sette pietre per tenere il diavolo a bada coinvolge la penisola, lasciando la Sicilia. E' tutto come è sempre stato prima della partenza di Cesare, perfetto. Terra e sudore si organizzano in versi. Rock e folk miscelati in modo che orecchie, stomaco e cervello ricevano nutrimento. Sciamano e peccatore, Basile tiene buono con la sua band il diavolo. E' r'n'r, vivo. // EO
(L'ordine del sorvegliante)
THE R'S
(Foto di Piero Cruciatti)
I R's (allora The Record's) avevano aperto un MI AMI di qualche anno fa: suonarono presto e di fronte a pochi spettatori. Una semplice nota: "De fauna et flora" non era ancora uscito. Nel 2011 l'orario è finalmente adeguato, la gente molta e c'è un disco perfetto da sparare sulla folla, che riceve cantando in coro. Quello che era un gruppo tra i tanti ha spiccato il volo. // NB
(Rodolfo)
YOUNG WRISTS
(Foto di Alessandra Rota)
Con le loro canzoni ci hanno fatto compagnia e riscaldato durante l'inverno. Viverli ora, col sole che abbaglia le fronti, è tutt'altra cosa. Letizia, Alberto e Damiano fanno breccia dal Pertini: carichi di fascino e romanticismo salgono sul palco e conquistano cuori. Tra echi dream e jangly pop, ogni loro sorriso sa di zucchero e malinconia. Giovani e belli sì, ma bravi pure. // AU
(Car crash)
THE JACQUERIES
(Foto di Piero Cruciatti)
Per i Jacqueries quella del MI AMI doveva essere una grande opportunità: la possibilità di confermare il loro valore anche fuori Roma. Ci abbiamo creduto, gli abbiamo prestato il Pertini. Dopo un inizio visibilmente emozionato, questi quattro giovanotti hanno dimostrato le loro belle capacità. Hanno dimostrato, soprattutto, una sana voglia di musica, senza troppe menate: ballo, sorrisi e divertimento. Come se tutto fosse solo un grande gioco. // AU
(You gotta kill all the rabbits)
PLASTIC MADE SOFA
(Foto di Antonio Campanella)
Li becco sul Pertini mentre mi aggiro per il Magnolia in altre faccende affaccendato. Loro, in quell'istante, decidono di regalare al pubblico una cover mica da ridere, ovvero "I'm the walrus" dei Beatles. Mi incollo al palco e ci rimarrrò fino alla fine del set, perché sarà un bel sentire. Onesti e puliti come pochi, possono andare tranquillamente a giocarsela oltremanica. // FM
(Candy)
MANZONI
(Foto di Antonio Campanella)
La bellezza di vedere un sessantenne emozionato sul palco come un bambino al suo primo giorno di scuola. Non è una questione di anni, sia chiaro: è l'amore, quel valore universale che equipara tutto, che sovverte ogni cosa e di fronte a cui ogni cosa confessa nudità. Così Manzoni. La sua è potenza contenuta. Gesti piccoli e tesi, voce profonda e matura. Ruvidezza e fragilità. Per me, uno dei concerti migliori di quest'anno. // AU
(Cosa ci sarà)
L'ARIELE
(Foto di Piero Cruciatti)
"Dai Ariel, levati di lì che ci vuole il Rockit A.S." L'ho detto a Wad, ed ero già alla terza birra in 10 minuti netti. L'adrenalina accumulata in tre giorni di festival si faceva sentire e Ariel ha messo "Pet Sematary" dei Ramones, che la volevo mettere io. Tanto abbiamo Ruggeri, ho detto io a Wad. Ma lui è capace a mixare e a parlare al microfono, mi ha risposto. Non siamo così bravi noi, vero? Wad ha annuito. // SG
ROCKIT ALL STARZ
(Foto di Antonio Campanella)
Finalmente tutti assieme. Sul Pertini e con la musica. A bere, a ballare, a sperare che Sandro impari a missare, a constatare che le selezioni trash non hanno limiti, in qualità e in gradimento. E su coi ritmi e i ritornelli e ricordi quella hit? Sorridiamo, ci chiamiamo e ci cerchiamo. Mazzia vaga tra noi. "Elogio alla tensione / tranquillità assoluta / un rapimento un'estasi". // EO
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L'articolo MI AMI - Palco Pertini di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-06-12 00:00:00
COMMENTI (10)
Ok, forse nel primo commento mi son scaldato troppo :), però, insomma, non potete venire a dirmi che ascoltata la traccia presente sul sito non si notano formalmente delle mancanze. Fiz ha detto bene: l'intensità.
Ed é logico che ci fossero determinate aspettative, perché su disco ci piacciono molto. Non per questo mica li abbiamo rispediti a casa senza cena :), ma quando é stato il momento di tornare a scrivere di loro... il giudizio é questo. Con tutte le buone intenzioni di cambiarlo alla prima occasione in cui ci avranno convinto...
Bhè, non è che voglio fare polemica, volevo solo cercare di capire, c'avete messo il forum? e mo vi cuccate i così detti "polemisti". ;)
Marcos (che c'era) ha detto che hanno suonato bene, l'mp3 suona bene... ero curioso di capire cosa non fosse andato per il verso giusto.
Sono sicuro che l'esperienza del MiAmi sia sempre molto buona.
stiamo parlando di un live, di qualcosa di reale, di accaduto, di un'esperienza circoscritta e irripetibile, mica di un file mp3 o di un video. chi non c'era non credo possa proprio dire molto no?
poi ok il forum i polemisti di professione il tempo libero i blablabla
però dai su
rispondo a marcos anche se l'ha già fatto bene fausto
(e anche in quello che ho scritto mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro)
la differenza tra un disco e un concerto, anche e soprattutto a livello esperienziale, dovrebbe essere un pò l'ABC no? (un pò come la differenza tra un forum e un festival...)
al Buio è mancata una cosa che si può riassumere con Intensità. tutto qui. senza dover fare chissà quale circo sul palco. (i Verdena subito dopo non mi sembra si siano agitati molto, ma vaglielo a dire a tutta la gente presente se sono 'arrivati' dentro le budella o no)
di più
vedendoli sul palco (nel senso di essendo presenti il giorno del concerto, non guardando video su youtube o ascoltando registrazioni) I Cani hanno spaccato. Il Buio no.
(e non stiamo ovviamente parlando di fredda tecnica)
senza fare processi o condanne o altro, speriamo Il Buio faccia tesoro di quest'esperienza e via
(oltre a prendersi ulteriore visibilità da questi commenti :-)
Trovo che o chiediamo spiegazioni al fonico o cerchiamo di capire a tentativi perché tra il rullante e la voce c'è una sorta di muro di cristallo. Trovo che dell'alchimia più o meno mancata del concerto sarebbe giusto ci dicessero quei presenti che nulla avevano scommesso oltre l'esserci...
L'ho ascoltato... qual'è il problema? Mi sembra suonato molto bene, tu non trovi?
aspettative insomma: al solito, che palle.
e per fortuna, c'è già chi fa quello del diavolo.
P.S. Ascoltata la versione live di Jantelagen, tutto il punto d) lo vedrei meglio lassù a firma F&F anziché qui a semplice commento. Così, per dire. Anch'io non c'ero.
Non voglio certo fare l'avvocato de Il Buio o polemiche inutili, ma senza tanti bisogno di a) b) c).... a me sembra assurdo giudicare così male la performance di una band solo perchè "non si muovevano tanto", lo so che non c'entrano niente i joy division.... e continuando con i miei paragoni del cazzo neanche i King Crimson centrano niente, ma la spigolosa e nervosa Lark's Tongue in Aspic la suonavano da seduti. Si stava parlando di atteggiamento, non di generi...
Poi io al Miami non c'ero, è appunto per questo che rimango un po' interdetto: l'esibizione de "il Buio" sembra l'unica cosa negativa del festival, poi mi ascolto la registrazione e sento dei ragazzi che sanno suonare.
Mi sembra che con loro siate un po' troppo severi mentre con l'esibizione dei Cani (ho letto anche qui sul sito che erano abbastanza impacciati e non proprio impeccabili nell'esecuzione) siate un po' indulgenti.
Poi va bhè, si chiacchera, è ovvio.
a) quello de Il Buio non era un demo... é un cazzo di vinile fatto come si deve;
b) sul palco non basta "suona(re) esattamente e precisamente ciò che (una band) ha registrato su disco"... altrimenti me ne sto a casa e mi ascolto il disco; mi sembrava evidente fino a un secondo fa, ma a volte riuscite a stupirmi...
c) il sound de IL BUIO non "usciva", rimaneva sul palco, non invadeva la platea... e lo dico con moltissimo dispiacere (sapete cosa ho scritto del loro lavoro). e non fate dei cazzo di paragoni con i joy division o qualsiasi altro gruppo vogliate che non c'entrano nulla...
d) ci aspettavamo un'esibizione dove spaccassero tutto letteralmente, trascinassero la folla, ci lasciassero sbalorditi... speravamo ardentemente che fosse così (un qualcosa che si avvicinasse agli AT THE DRIVE-IN, con le dovute proporzioni, era lecito aspettarselo...) ma evidentemente devono fare ancora molti chilometri...
Quella è la registrazione dal vivo de "il Buio"? Mi sembra che suonino molto bene... cosa avrebbero dovuto fare? Cosa vuol dire "impalati"... non è che bisogna fare per forza "intrattenimento da villaggio turistico", se uno vuol starsene zitto tra un pezzo e l'altro che male c'è? Fa parte dell'atteggiamento della band... i Joy Division stavano impalati, gli Strokes stanno impalati, i Verdena non è che anche saltino a destra e a manca o strizzino molti occhi al pubblico, ma son (e sono state) tutti grandi band.
Ragazzi, si deve giudicare la musica,se uno sa suonare, mica se uno è simpatico o se fa il saltimbanco, il giocoliere o il comico.
Un'osservazione su 'Il Buio': ho assistito al loro concerto al Palco Pertini e hanno reso come e più che su disco; un live onesto, insomma. Le domande che sorgono spontanee dopo aver letto la recensione del concerto al Miami sono queste: non potevate accorgevi prima che non 'vi convincevano'? O pensavate che eventuali acrobazie sul palco avrebbero potuto costituire un fattore determinante? Come si fa ad esaltare un demo e poi stroncare un'esibizione dello stesso gruppo che suona esattamente e precisamente ciò che ha registrato su disco?