La Top.it, la classifica delle classifiche. Parte oggi e andremo avanti fino ai primi di gennaio. Vi diremo quali sono i gruppi nuovi su cui scommetteremo nel 2013 (Spinga Signora Spinga), l'album dell'anno (SuperTop.it) e, sopratutto, le 100 canzoni del 2012. Tutte recensite e in ascolto.
Ecco la prima parte, dalla n.100 alla 51.
Ascoltale tutte: #1 - #50 #51 - #100
91. Xabier Iriondo
Irrintzi
Uno stridore agghiacciante e ammassi di elettricità cruda introducono il brano più primitivo ed eccitante dell’intero album. Poi, un (non) equilibrismo congestionato assurdamente tra il noise estremo e la tradizione pastorale basca, in una reciprocità di intenti costruita attorno a destrutturazioni elettroacustiche tracimanti e rovinose. // Marco Verdi
92. Flowers or Razorwire
Fresh Touch
Le luci si spengono e parte un movimento secco e seducente: questa è l’attitudine glo-fi, questa è l’elettronica che parte dalla cameretta e si lancia in pista, questa la musica che accompagna i passi dal sabato sera fino al lento risveglio. Magia sintetica, dorata chillwave, etereo e balearico, e tutto questo soltanto per farci incontrare ancora. // Margherita Di Fiore
93. Ed Ward
Ed Ward
Dicono che in tempi di crisi torni di moda il folk, il che spiegherebbe boom come quelli dei Mumford & Sons. Se la teoria è fondata, Ed Ward è al posto giusto nel momento giusto. Se è vero che il folk sa di buono, di calore, di rifugio, di radici e conforto, allora lasciamoci accarezzare da una voce morbida, culliamoci su ritmi e melodie di terre antiche, ascoltiamo un racconto intorno al fuoco. // Letizia Bognanni
94. Hot Gossip
People shooting banks
Un pezzo per cui vale la pena farsi denunciare dai propri vicini per rumori molesti. “People Shooting Banks” è da ascoltare ad un volume spropositato, come d’altronde l’intero album da cui è tratto. Un ritmo travolgente, che unito alle chitarre sporche e ai suoi intermezzi ti fa venir voglia di urlare ai tuoi vicini che è meglio che si abituino al volume, perché la riascolterai più e più volte. // Carlotta Freni
95. Moro
After All
Fermati un attimo. Ci sono canzoni che chiedono di essere ascoltate senza fretta, come facevamo quando sentivamo una canzone alla volta, quando sentivamo i dischi dall'inizio alla fine. Ci sono canzoni che ti raccontano la loro storia senza alzare la voce e gli strumenti per farsi notare, ma se ti prendi un momento per ascoltare te la ritrovi dentro, e ti accorgi che è una storia bellissima. // Letizia Bognanni
96. Criminal Jokers
Fango
Ok, il disco speravo fosse migliore. E parecchio, pure. Amen. Il primo album in italiano dei Criminal Jokers, però, qualche perla ce l'ha. Tra queste, "Fango". Un pezzo ossessivo, dove chitarra e battiti sono il tappeto perfetto per una voce che prima sputa e poi scava. Scava nel fango di una (una?) città, un anno, una vita. Nella speranza che ciò che si trova sia meglio di quello che galleggia in superficie. // Marco Villa
97. I Mostri
Cento lame
I Mostri parlano tanto di Roma, tantissimo. Nelle canzoni, nei live. Ma non è il modo in cui ne parlano I Cani. I Mostri cantano di vodka Redbull, ma anche di stranieri lamati. E non applicano filtri di Instagram. Roma, loro, la raccontano inventandosi un'epica, sbruffona e da sguardo alto, che ha come (anti)consacrazione l'approdo su Studio Aperto. E il ritornello urlato sotto il palco. // Marco Villa
98. L'Amo
Come slacciare un reggiseno
E’ dura slacciare un reggiseno nell’impeto della passione. Lo sa bene il trio napoletano emo-punk L’Amo. Amare carezze e rapporti in bilico (“Pensaci bene amore mio potrei soffrirne anch’io. Lei ancora non sa se mai mi amerà…” ) sono le suggestioni alla base di uno dei brani più coinvolgenti, empatici e irresistibili di quest’anno morente. // Michele Montagano
99. L'orso
Con i chilometri contro
Quei fiati alla Beirut (ben suonati e ben registrati) + un titolo evocativo, e immagini che ti cadono a pioggia descritte da frasi minuscole, una dietro all'altra. E' la loro prima canzone davvero bella, che non straborda nei cliché, che di mille fatte glien'è riuscita una. "Dimmi se almeno di me, ricordi la voce se sei ancora felice di sentirmi cantare". Piccole cose da appuntarsi, bravi. // Sandro Giorello
100. Verbal
Kaspar Hauser
Quando ci troviamo di fronte al nome Verbal bisogna stare all'erta. Le loro trame sonore colpiscono, feriscono e lasciano il segno del loro passaggio. “Kaspar Hauser”” è una bellissima calcografia iridescente strumentale, lacerata da un denso flusso post-rock, noise e rock. Un affascinante viaggio ipnotico, claustrofobico, scuro, dove la luce è solo una leggera percezione. Un viaggio che non puoi fare a meno di intraprendere, più e più volte. // Chiara Angius
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L'articolo Top.100 - Le migliori canzoni del 2012 (#91-#100) di Redazione è apparso su Rockit.it il 2012-12-07 00:00:00
COMMENTI (8)
Alex, l'avevo già ascoltata e non era male :-)) Vai avanti per la tua strada e buona fortuna. Peace.
Caro leo, come ti capisco! Ha fatto anche l'assolo di pestacotolette?
Ho avuto anche io il (dis)piacere di sentirlo live da solo, sono riuscito a resitere 2 pezzi prima di andarmene.
Ma,IOCERO,penso che "Sometimes" di Alex Snipers sia davvero un buon pezzo.E' uno ottima canzone.E' caricata su Rockit,la puoi ascoltare.Se cerchi buona musica.Per me quello e' un buon pezzo.Mi interessa un tuo parere.
Ha i baffi. Tagliateglieli (con l'accento sulla seconda "a").
Ci proverei se avessi avuto il culo di aver suonato con Agnelli, e nei panni del buon Xabier bacerei tutti i giorni dove il Manuel cammina...
Ma caro Giulio, una domanda: hai mai avuto il "piacere" di vederlo live? Io purtroppo si, dù palle... E come se la tira!!!
@iocero aha ha ha ahha hah probabilmente hai ragione sul pestacotolette!! prova dai!
Irrintzi fa veramente cagare, se faccio qualcosa io col pestacotalette su un non-strumento accordato a cazzo entro nella hit parade? Ho paura di no....