Come ogni anno è ricominciato X Factor. Nona edizione, un classico quasi quanto Sanremo, e non a caso è proprio a Sanremo che approderà il vincitore. Le novità di quest'anno le sapete: è tornato Elio, il nuovo giudice è Skin insieme agli ormai veterani Fedez e Mika, Mara Maionchi decide nei ballottaggi e soprattutto è nata la categoria gruppi.
Sì, i gruppi: persone come voi che si presentano sul palco suonando degli strumenti, cantando come voi, che sognano di sfondare con un disco di canzoni inedite proprio come voi.
Qual è la grossa differenza con la categoria "gruppi vocali" degli anni precedenti? A parte l'ovvia presenza degli strumenti sul palco, per la maggior parte i gruppi vocali erano in media quattro persone che, provenienti da diversi progetti singoli, decidevano di presentarsi al provino unendo le proprie voci. In alcuni casi sono stati i giudici a creare il gruppo scegliendo tra i cantati meritevoli, in altri invece li hanno divisi, come la coppia di fratelli Vivan e Lawrence dell'edizione 2014.
Il motivo per cui la categoria dei gruppi vocali non ha funzionato ed è stata eliminata è semplice: in Italia non esiste una tradizione di gruppi vocali, mentre abbiamo una lunga e tenace tradizione di band più o meno talentuose.
Anche se in tv viene mostrata solo una minima parte dei concorrenti ammessi al provino davanti ai giudici, e di solito si tratta di persone particolarmente brave o fenomeni da baraccone (manca la fascia media insomma), seguendo le prime puntate di X Factor ci siamo accorti che molte delle band che si sono presentate quest'anno (e che hanno passato le prime selezioni) erano già presenti su Rockit in tempi non sospetti. Eccone alcune.
Urban Strangers
Sono due giovanissimi musicisti napoletani, hanno portato una versione acustica e minimale di “No church in the wild” di Kanye West e Jay-z, e sono presenti su Rockit con un ep.
The Panicles
Ci siamo occupati del loro primo album all'inizio dell'anno, e ci sono piaciuti parecchio. A X Factor hanno portato una versione “cockney” di Wonderwall degli Oasis, e hanno preso 4 sì dai giudici.
Dramalove
Minor fortuna sulle nostre pagine hanno avuto i Dramalove, band rock con qualcosa di gotico nella presentazione, che con il loro singolo “Stati Uniti d'Italia” non ci avevano convinti totalmente. A X-Factor hanno portato una versione francamente agghiacciante di “Amandoti” dei CCCP. Comunque, hanno preso quattro sì alla faccia nostra.
Giò Sada
Capitolo a parte merita Giò Sada, che ai provini ha portato una bella versone di "Personal Jesus" dei Depeche Mode:musicista e cantante barese proveniente dalla scuola hardcore, è presente sulle nostre pagine con una delle sue band, i Barismoothsquad. Tutto il disco è in free download sulle nostre pagine, se vi va.
OSC2x
Unica band tra quelle passate quest'anno a X Factor ad avere preso da noi l'etichetta di disco del giorno. Osc2x è il progetto di Vittorio Marchetti, già in Altre di B e Sin/Cos. Ad X-Factor si sono esibiti in una cover dei Velvet, mentre del loro ultimo disco abbiamo detto: "Il risultato è un elettropop dal tocco francese e nordico immediato, fresco e profondo, iniettato di soul, r&b, drum'n'bass, con un occhio agli anni '80 e un orecchio ai '90, e una gamma di sensazioni che va dallo spaesamento, alle buone vibrazioni, allo stupore adolescenziale, all'ottimismo.”
Santino Cardamone
È passato alle selezioni presentando un suo inedito e dopo una grande standing-ovation del pubblico (ma il pubblico di X-Factor ha la tendenza ad alzarsi spesso, va detto) ha preso quattro sì.
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L'articolo Le band di X Factor esistono davvero, e noi le abbiamo ascoltate prima che andassero in tv di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2015-09-21 14:35:00
COMMENTI (5)
@mc1985 la band aveva reso scaricabile il disco solo per qualche giorno
il disco dei Barismoothsquad non è più scaricabile dalle vostre pagine?
Avete dimenticato i Moseek...
Non trovo sia cosa di cui vantarsi, francamente
A rockit li abbiamo visti prima.