Riposano in pace. Le tombe dei grandi musicisti italiani, e le loro storie

01/12/2014 - 18:12 Caricato da Redazione
Da Rino Gaetano a Giorgio Gaber, le tombe dei grandi musicisti italiani hanno molto da raccontare. Un piccolo pellegrinaggio nei camposanti di tutta Italia.
La tomba di Rino Gaetano nel cimitero Verano di Roma
Rino Gaetano morì la mattina del 2 giugno 1981 al Policlinico Umberto I di Roma, in seguito ad un incidente stradale all’angolo tra Via Nomentana e via Carlo Fea, dove l’auto di Gaetano si scontrò con un camion (e dove i fan continuano a portare fiori). La sua tomba, che si trova al cimitero del Verano, purtroppo è stata profanata e saccheggiata l’anno scorso: qualcuno ha rubato dal loculo una chitarra di marmo, una scultura che la sorella del cantautore aveva fatto creare su ispirazione dell'ukulele con il quale Rino si era esibito nel 1978 al festival di Sanremo e in tante altre esibizioni apparizioni televisive. La chitarra era stata creata con l'afyon, una pietra di una luminosità particolare e molto ricercata. Sulla statua era stata incisa questa frase: "Sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente". Oltre alla chitarra, il ladro ha rubato anche il quaderno in cui i fan in visita alla tomba scrivevano pensieri e frasi di cordoglio in memoria dell'artista scomparso più di trent'anni fa.
Franco Califano, "Non escludo il ritorno"
Il Califfo ha destato scandalo anche dopo la sua morte, avvenuta il 30 marzo 2013 nella sua villa di Acilia. A causa di problemi economici il corpo non è stato sepolto subito, ma ben sette mesi dopo il decesso.
Oggi però Franco Califano riposa ad Ardea, nella tomba all’inglese che aveva sempre desiderato, con sopra l’epitaffio “Non escludo il ritorno”, titolo di uno dei suoi album e frase che aveva esplicitamente richiesto di incidere sulla sua tomba.
La tomba di Lucio Battisti nella cappella di Molteno
Lucio Battisti è morto il 9 settembre del 1998 all’età di 55 anni, per cause tenute nascoste dalla famiglia. Fu seppellito con un funerale blindatissimo (solo 20 partecipanti, tra i quali Mogol), nella cappella di Molteno, cittadina della Brianza prima molto amata dalla vedova e poi improvvisamente detestata. L’anno scorso infatti il corpo di Battisti è stato trasferito e poi cremato a San Benedetto del Tronto, e sua moglie si è battuta affinché la prima cappella fosse demolita, perché da troppo tempo meta di pellegrinaggi di fan e nostalgici.
Il consigliere comunale Casiraghi ha però dichiarato a Repubblica: "Da parte nostra la contrarietà sarà netta. Anzitutto, la cappella è una concessione cimiteriale e non una proprietà: quindi la famiglia non ne può liberamente disporre. Il regolamento non dice nulla di esplicito riguardo al demolire: è un caso impensabile, che non s'è mai posto, ma a nostro parere la via indicata dalla famiglia Battisti non è proponibile. Ci opporremo, ma al tempo stesso abbiamo pronta una controproposta, ventilata soltanto nel contatto tra i tecnici: suggeriremo di donare la cappella al Comune, che ne cambierà radicalmente destinazione e aspetto, destinandola per esempio alla sepoltura di preti o suore del paese".
La tomba di Fabrizio De André nel cimitero monumentale di Staglieno
(foto di Sergio Azzini)

Morto a Milano l’11 gennaio del 1999, De André è stato sepolto nel cimitero monumentale di Staglieno di Genova, uno dei più importanti d’Europa, nella cappella di famiglia. Per l’anniversario di un anno dalla morte i fan non hanno portato fiori al cantante, ma solo conchiglie e sigarette, per ricordare il suo spirito attivista e fuori dal comune.
La tomba di Luigi Tenco nel cimitero di Ricaldone
Luigi Tenco si tolse la vita il 27 gennaio del 1967 nell’albergo di Sanremo dove alloggiava, in circostanze tuttora oscure e che hanno dato luogo a diverse teorie (alcune delle quali sostengono che il suo sia stato un omicidio).
Il suo corpo riposa nella tomba di famiglia a Ricaldone, in provincia di Alessandria.
La tomba di Lucio Dalla, a Bologna
Lucio Dalla riposa accanto a Giosuè Carducci e Ottorino Respighi, nel cimitero monumentale di Bologna. Sulla lapide sono incise le ultime parole della sua canzone “Cara”: “Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia…”.
Le ceneri di Lucio Dalla, morto per un infarto il 1 marzo riposano sotto una lapide sovrastata dalla figura della sua silhouette, completa di cappello e bastone, creata dallo scultore Antonello Santè Paladino su progetto di un amico del cantautore, Stefano Cantaroni. La sagoma stilizzata di Dalla riporta gli attribuiti che lo caratterizzano maggiormente: un bastone, un cappello e un clarinetto ai suoi piedi, accompagnati dalla scritta incisa sul marmo che recita "Musicista, poeta e maestro di vita".
La sagoma è stata ricavata da una fotografia scattata alle isole Tremiti dall’amico fotografo Luigi Ghirri, la stessa riportata sulla copertina dell’album “DallAmericaCaruso”. Oltre alla sagoma, sulla tomba c'è anche una minuscola scultura in bronzo raffigurante un ragno (in ricordo del soprannome del cantautore) e un piccolo anello a corona di rosario da cui l’artista non si separava mai.
La tomba di Giorgio Gaber nel cimitero monumentale di Milano
Giorgio Gaber si è spento nel 2003 a causa di un cancro ai polmoni. Per volere della moglie Ombretta Colli, presidente della Provincia di Milano fino al 2004, al “Signor G” sono state aperte le porte esclusive di uno dei cimiteri più belli d’Italia, il monumentale di Milano. Gaber riposa infatti all’interno del Famedio, il monumento dedicato a personaggi di grande fama come spiega il nome stesso, dal latino famae aedes (tempio della fama), insieme ad Alessandro Manzoni, Alda Merini, Walter Chiari, Guido Crepax, Bruno Munari e tanti altri.
La tomba di Piero Ciampi a Livorno
(foto Novi)

Lo scorso 18 settembre Piero Ciampi avrebbe compiuto 80 anni, e a Livorno si è celebrata questa ricorrenza con una giornata fitta di appuntamenti, culminata in una cerimonia di ricordo di fronte la sua tomba, dove sono stati portati in regalo vino rosso, fiori e un mazzo di carte.
Ciampi morì a Roma il 19 gennaio 1980 per un cancro alla gola, assistito dal suo medico, anche lui cantautore: Mimmo Locasciulli (che per ricordare l'amico incise, anni dopo, una delle canzoni più famose di Ciampi: Tu no).

---
La gallery Riposano in pace. Le tombe dei grandi musicisti italiani, e le loro storie è apparsa su Rockit.it il 2014-12-01 18:12:15