Fight For Your Right To Love: Benedetta dei Melancholia e Granger si raccontano

Benedetta e Giulia sono due ex protagoniste di X Factor, e sono molto innamorate. Qui ripercorrono la loro storia e spiegano quanto sia doveroso metterci la faccia nel mese del Pride, e in generale in un Paese dove si parla ancora di Concordato. Aspettando nuova musica, magari assieme.

Benedetta e Giulia in love
Benedetta e Giulia in love

Questa intervista doppia è nata per puro caso e di certo non per invidia nei confronti delle Iene, piuttosto perché ci andava di promuovere un messaggio di uguaglianza nel mese del Pride. Capita quindi che il primo giorno del MI MANCHI, Benedetta Alessi dei Melancholia ci venga a trovare nella postazione Twitch e ci racconti di quanto sia presa bene in questo momento, sia per vedere live la sua amica e sodale Cmqmartina headliner quella sera, ma anche di come vada bene la sua vita personale. "Eh beh", faccio io. "Ho visto un bel po' di amore venir fuori dalle foto dei tuoi social e di quelli di Granger". Di solito sono più discreto, ma mi sembrava di aver colto l'importante simbologia di quella volontà di mostrarsi al mondo come innamorate. 

Benedetta in postazione Twitch al MI MANCHI
Benedetta in postazione Twitch al MI MANCHI

La loro è una storia curiosa, perché sono entrambe cantanti che hanno fatto X Factor: Giulia Benvenuto ha fatto parte dei Seawards, con cui ha gareggiato nell'edizione 2019 nella squadra di Samuel. Un ottimo percorso il loro, che sono giunti fino alla quinta puntata dei live, nell'edizione (un po' sottotono) vinta da Sofia Tornambene. Dopo l'edizione, Giulia decide di fare da sola e pubblica i singoli 27 e Blue, uno in italiano e l'altro in inglese, vestendo il suo percorso con un pop elettronico di classe, con tratti urban e nu soul.

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Di Benedetta abbiamo parlato un sacco: è stata una delle protagoniste assolute dell'edizione 2020 di X Factor coi suoi Melancholia nella squadra di Manuel Agnelli e ha regalato allo show esibizioni di puro pathos, sia nella musica che nel look e nella performance. Indimenticabile resta la canzone Alone gridata in faccia ai giudici dopo l'esclusione (anche loro, combinazione) alla quinta puntata, dopo esser stati dati per sicuri finalisti dall'inizio. Alla fine della loro esperienza nel talent di Sky, hanno pubblicato l'album What Are You Afraid Of? e il singolo Medicine. Ecco cosa ci hanno detto in questa chiacchierata che mischia musica e diritti. (Legenda: I: Insieme, B: Benedetta, G: Giulia)

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Ciao Benedetta e Giulia, intanto come state? Come avete passato il lungo inverno pandemico senza musica dal vivo?

I: Ciao! Stiamo bene, un po’ indaffarate, ma bene.

B: Io stando ad XF ho vissuto fuori dal mondo per un po’, ma almeno siamo riusciti a suonare anche se in TV.

G: Io invece ho un po’ sofferto a casa senza la musica dal vivo, ma ho potuto concentrarmi sulla musica in studio e nel mentre ho preso anche la grande decisione di diventare solista.

Benedetta e Giulia
Benedetta e Giulia

Nei vostri social avete iniziato a pubblicare le foto della vostra relazione. Quanto è importante metterci al faccia nel mese del Pride (e in generale)?

I: In generale è importante metterci la faccia sempre, se si è pront* a farlo, per tutte le cause. In questo mese in particolare lo è ancora di più perché si può essere un punto di riferimento per chi ha bisogno di una spinta per sentirsi liber* di esprimersi, ma è anche un modo per avvicinare le persone al di fuori della comunità LGBTQ+ alla causa.

Entrambe cantanti di progetti che hanno avuto un bel successo a X Factor, come vi siete conosciute?

B: Io in realtà mi ricordo di Giulia ai concerti che frequentavamo, lei era sempre molto attiva e aperta con tutti, io me ne stavo generalmente seduta sul sacco a pelo, infreddolita, con Fabio e Filippo, in silenzio. Poi a caso ci siamo sentite su Instagram durante e dopo XF e ci siamo viste qualche volta a Milano.

G: Ecco io purtroppo non mi ricordo di Benedetta ai concerti, ma curiosando dopo averla vista a X Factor ho scoperto che eravamo amiche su Facebook (non so come…) dal 2018 e che mi seguiva già su Instagram. Poi penso che il mio inconscio si sia incuriosito e dopo un po’ di suoi tentativi di approccio ho deciso di darle una possibilità e iniziare questa conversazione che ci ha portate fino a qui.

Benedetta e Giulia
Benedetta e Giulia

Quanto c’è da fare ancora in Italia per i diritti di tutte le persone, senza alcuna discriminazione? 

I: Molto, per non dire moltissimo, visto che si discute ancora su un decreto legge dedicato a dei diritti umani di base come il ddl Zan. Inoltre ogni giorno si hanno nuove notizie di aggressioni e di violenza nei confronti di persone di ogni genere e etnia.

Vi siete mai sentite discriminate per il vostro orientamento sessuale?

B: Si, è successo e la cosa più brutta, oltre all'evento in sé, è la paura che sviluppi dopo. Il sentirsi osservati o giudicati a priori: non mentre si è in strada, ma a casa prima di uscire.

G: Ovvio, personalmente mi è successo poche volte, ma ogni singolo episodio è bastato per lasciare un segno. Ancora adesso mi capita di camminare per mano con Benedetta e provare ansia, o non sentirmi al sicuro.

L’ambiente musicale come si pone rispetto queste tematiche? È sensibile e inclusivo o retrogrado?

I: In questo momento nell’ambiente musicale stanno nascendo molte realtà inclusive e altre si stanno modificando per esserlo di più. Noi come artisti abbiamo la responsabilità di condividere le nostre idee e i nostri messaggi attraverso la musica e i canali che abbiamo a disposizione.

Cosa possiamo fare di concreto perché il business musicale riconosca pari dignità e pari opportunità a donne e uomini?

I: Un buon esempio possiamo prenderlo da Spotify, che per ogni nazione ha creato EQUAL: una playlist contenente solo artiste donne, con l’intento di dar loro visibilità e riconoscimento. Si potrebbe continuare su questa scia e creare altri format, come festival o eventi online, con lo stesso proposito.


Cosa vi sentite di dire a quei musicisti e quelle musiciste che nascondono il proprio orientamento sessuale per paura di deludere i fan o l’opinione pubblica?

I: Per vivere meglio e vivere liberi si deve sempre dire la verità, prima di tutto a se stessi. Quando si riesce ad essere consapevoli, la paura se ne va da sola perché ti accetti per primo e inizi a fregartene dell’opinione altrui. Solo così riesci a vivere più leggero e più libero. Ovviamente ognuno ha i suoi tempi per accettarsi e capirsi, è un percorso personale.

È vero che chi esce da un talent deve lavorare più duro degli altri per togliersi di dosso l’etichetta di “quelle della tv” nella vita vera?  

I: Sì, è molto difficile togliersela di dosso, ma è pur sempre stata una nostra scelta. Sono i pro e i contro che ci sono in tutte le cose e dobbiamo lavorare duro e faticare per arrivare ad essere riconosciuti per la nostra musica, a prescindere dal percorso.

Cosa state preparando per l’estate nei vostri rispettivi progetti?

B: Per fortuna quest’estate abbiamo trovato molte date grazie a Radar Concerti e alla nostra crew, non vediamo l’ora di tornare a spaccarci un po’ sul palco perché ne abbiamo bisogno e il tour di quest’estate sappiamo che ci darà molte soddisfazioni. E venite a vederci che a tutti mancano i live!

G: Io ho una canzone in uscita a fine giugno e forse qualche live è in arrivo anche per me, non vedo l’ora di poter salire sul palco come Granger.

Benedetta e Giulia
Benedetta e Giulia

Vi state influenzando l’una l’altra? Farete qualcosa insieme?

B: Moltissimo, abbiamo dei gusti musicali molto simili, ma ho scoperto e riscoperto grazie a lei tanti artisti che mi sono sfuggiti come ad esempio Jorja Smith, JADEN, Drake, ROSALÍA e i Wolf Alice.

G: Anche lei mi ha fatto scoprire un sacco di artisti di musica sperimentale che probabilmente da sola non avrei mai scoperto e che mi danno spunti nuovi e punti di vista diversi. 

I: Beh facciamo un sacco di cose insieme. Musicalmente, se è quello che intendi, allora chissà, magari unendo i nostri due mondi potrebbe uscire qualcosa di interessante.


Quali artisti italiani ascoltate più spesso? Con chi vi piacerebbe fare un feat.?

I: Di solito ascoltiamo BLANCO, Brunori, La Rappresentante di Lista, gli Atlante e GINEVRA, con la quale vorremmo tantissimo collaborare, magari tutte e tre insieme!

 

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L'articolo Fight For Your Right To Love: Benedetta dei Melancholia e Granger si raccontano di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-06-22 10:40:00

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