"Zoufree" (trad. Il peccatore), in uscita il 15 gennaio 2013, precede "Arabic alert": due album che testimoniano l'intenso lavoro di Karkadan in quasi due anni di assenza ufficiale dalle scene.
Dopo il successo di "Karkadance" (Universal Music, 2010) e dopo la recente pubblicazione di tre singoli e altrettanti videoclip, "Zoufree", sarà disponibile in digitale e in cd in stampa limitata.
È Finest Music, l’etichetta del produttore musicale di fiducia di Karkadan, l’italo-francese Yung Lee Da Finest, a pubblicare "Zoufree".
Un album in cui ogni brano corrisponde a un messaggio ed è supportato dalla tensione e dalla potenza sonora delle produzioni musicali di Yung Lee Da Finest. In questo senso i primi tre singoli editi parlano chiaro. "Il Karkadan" sintetizza in poche rime l’opinione di Karkadan sull’attualità e il governo islamista del suo paese di origine, la Tunisia. "Still Not Loving Police", partendo dalle recenti vicende personali del rapper milanese di adozione, racconta il codice della strada, il conflitto con la polizia e la rabbia. "No Weed No Peace" invece si rivolge a quegli ascoltatori di Karkadan che lo giudicano un peccatore, in parte diavolo e in parte satanista, perché fuma e beve e dunque per loro non rappresenta un bravo musulmano.
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