SIAE e la multa ai bambini di Chernobyl

Per la serie, non facciamoci mancare niente. La SIAE è uno degli enti meno amati d'Italia (eufemismo) e da anni cerca - con grande coerenza - di farsi detestare sempre di più. I risultati, va detto, sono ammirevoli.

Due giorni fa vi abbiamo riferito di come alcuni siti di cinema stiano ricevendo lettere e telefonate, che intimano loro di pagare 1800 euro all'anno alla SIAE, per poter pubblicare sulle proprie pagine trailer cinematografici (leggi qui: goo.gl/mwDCv).

La decisione è stata analizzata da più parti come l'ennesimo passo falso e disperato dell'istituzione, che si sta avvicinando al miliardo di euro di debito nei confronti dei propri associati e che cerca di guadagnare anche per quella che - di fatto - è pubblicità gratuita a favore dei propri assistiti.

Sta di fatto che questa decisione di far pagare i trailer ha riportato a galla due storie di qualche anno fa, che testimoniano come la SIAE abbia ormai perso il senso delle cose, avvitandosi su se stessa e sulla propria burocrazia.

La prima risale al 2006 e riguarda un ispettore SIAE della provincia di Taranto, che si presenta a una festa organizzata per salutare bambini di Chernobyl che avevano passato l'estate in Italia. Avendo visto i bambini cantare un canzone popolare bielorussa e "Viva la gente" e non avendo trovato la documentazione, che avvertiva la SIAE stessa dell'esibizione, l'ispettore fa recapitare una multa di 205 euro.

La seconda risale al 2009. Dai bambini, si passa agli anziani: in provincia di Trento un gruppo di ultranovantenni si ritrova per un pomeriggio e si mette a cantare qualche canzone tradizionale. Risultato: multa di una quarantina di euro per non aver pagato i relativi diritti d'autore.

Come si diceva, una coerenza ammirevole, che coinvolge tanto i dirigenti, quanto i piccoli ingranaggi del sistema.

In attesa della prossima puntata, perché c'è sempre la possibilità di scavare un po' più a fondo.

UPDATE:
SIAE ci ha contattati per comunicare che l'episodio legato alla festa organizzata per i bambini di Chernobyl nel 2006 è andato diversamente da come raccontato a suo tempo dalla stampa. Non è stata infatti pagata una multa di 205 euro, ma è stato richiesto (ed effettuato) un versamento di 25 euro per i diritti d'autore legati all'esecuzione delle canzoni.

Per info:
www.peacelink.it/mediawatch/docs/1701.jpg
www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=44969

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L'articolo SIAE e la multa ai bambini di Chernobyl di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-10-28 00:00:00

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