Dopo sette anni, la musica torna finalmente a vendere

Dopo due decenni di declino quasi ininterrotto, nel 2015 c'è stata una crescita dei ricavi a livello globale

report ifpi
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12/04/2016 - 17:05 Scritto da Sandro Giorello

Poche settimane fa vi avevamo parlato dei dati raccolti da Deloitte, e resi noti dalla FIMI, che presentavano il 2015 come un ottimo anno per il mercato discografico italiano, con una crescita complessiva del 21%. Oggi è uscito il consueto Global Music Report dell’Ifpi (l’associazione mondiale dei discografici) che conferma l’andamento positivo anche a livello globale.

Nel 2015 il valore del mercato musicale è stato di 15 miliardi di dollari registrando un aumento del 3,2 % rispetto al 2014: dopo sette anni, sostanzialmente stazionari, il 2015 è il primo anno in cui la crescita può dirsi significativa.

 


A livello globale si è visto continuare il trend positivo del consumo di musica digitale (+10,2%) che ora rappresenta il 45% delle vendite totali ed un valore di 6,7 miliardi. È calato invece il consumo da parte di chi acquista musica in mp3 (10,5%), molto di più di chi continua ad essere affezionato al supporto fisico (-4,5%).  

La parte del leone continua a farla lo streaming le cui revenue continuano ad aumentare: registrano un incremento del 45,2% rispetto all’anno precedente e rappresentano il 43% delle entrate derivanti dalla musica digitale. Secondo lo studio, nel mondo ci sono 900 milioni di persone che ascoltano musica in streaming, di questi solo 68 hanno sottoscritto un abbonamento premium su una delle tante piattaforme presenti (nel 2014 erano 41 milioni).

Così conclude Frances Moore, CEO dell’Ifpi: "Dopo due decenni di declino quasi ininterrotto nel 2015 assistiamo alla crescita dei ricavi a livello globale. Il settore si è adattato all’era digitale ed è emerso più forte e intelligente".

(via)

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L'articolo Dopo sette anni, la musica torna finalmente a vendere di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2016-04-12 17:05:00

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