Parlare di Novamerica come una nuova band non sarebbe totalmente corretto: il nuovo progetto nato sotto l'ala de La Valigetta Records è anche una nazione in cui si è rifugiato un ex dj e produttore di musica elettronica per un nuovo inizio a cavallo tra pop e neo-psichedelia. Il primo singolo che anticipa l'album (che uscirà nel 2016 proprio per La Valigetta) è "Music is the answer", un pezzo bellissimo influenzato tanto da Beck quanto da Lucio Battisti, e che trovate già in vendita su iTunes.
Oggi siamo felici di presentarvi un’anteprima del video che lo accompagna, diretto da Silvia Rossi e Daniel Larsen.
(video credits: Daniel Larsen e Silvia Rossi)
Come nasce Novamerica?
Il progetto musicale o il Paese Novamerica? Non so se hai visto che c'è anche una bandiera di mezzo? :)
Il progetto nasce qualche anno fa perché avevo voglia di fare qualcosa che mi soddisfacesse a livello artistico, e avevo voglia di farlo nella forma della canzone, la forma che più sento vicina. All'epoca producevo electro house, era molto divertente, però la finalità principale dei pezzi era far ballare la gente, adesso voglio lasciare qualcosa di più. Vorrei che qualcuno mi dicesse che si è emozionato o che ha pianto ascoltando un mio brano.
Il Paese Novamerica invece nasce nella nostre menti. Apprezzo molto Jiddu Krishnamurti, un pensatore/filosofo vissuto fino agli anni '80. Lui dice che la nostra mente, erratamente, vive costantemente in un dualismo: come le cose sono e come vorremmo che fossero. Novamerica è la seconda situazione, quella ideale, quella dove vorremmo emigrare. In realtà è quella a cui non dovremmo pensare ma inesorabilmente lo facciamo creando insoddisfazione e conflitto.
Tutto è nato da un vecchio pianoforte trovato a casa dei nonni: come ti sei avvicinato allo strumento?
Mio nonno quando era in vita suonava il pianoforte e la fisarmonica, specializzatissimo in marcette e walzerini in 3 quarti, ha scritto anche l'inno della cittadina in cui vivo: “Oh Mirano”. Nel suo stanzino della musica c'era questo vecchio pianoforte tedesco degli anni '30, ha un suono che io definisco decadente, non si riesce ad accordare perfettamente, ma lo trovo interessante, molto più interessante dei pianoforti nuovi. Almeno andava bene per quello che dovevo fare io, voglio avere un suono imperfetto, sennò i brani suonano come le basi dei cantanti di X Factor.
Comunque ho sempre suonato il piano fin da piccolino, suonavo jazz e anche discretamente. Poi però appena lo molli un attimo il jazz ti punisce subito, dopo pochi mesi non hai più la mano e la velocità del cervello per fare certe cose. Quindi ho pensato che era più comodo suonare altro e fare accordoni easy.
Parliamo del video: com'è nata l'idea del concept?
Con Silvia Rossi e Daniel Larsen di Billions of Millions volevamo fare qualcosa di particolare, qualcosa di comprensione non immediata, qualcosa che uno fosse costretto a guardare un po' di volte. È un intreccio di persone, storie, spazi temporali all'interno di azioni ripetitive, difficoltà e livelli da superare. Mi sono affidato a loro perché sono dei veri artisti, vivono per fare questo e lo vogliono fare senza compromessi stilistici. In realtà, comunque, penso che abbiano ideato tutta la storia solo per potermi tirare un vaso addosso.
Music is the answer: a quale domanda risponde, per te, la musica?
Alcune persone sentono il bisogno di creare qualcosa che non sia necessariamente funzionale, ma che possa piacere a sé stessi e agli altri. Penso che così si definisca l'arte. È un istinto irrazionale che l'uomo ha da molti millenni. Se hai questo impulso l'unica risposta altrettanto irrazionale che puoi fare è creare, quindi nel mio caso è fare musica. Forse il poter realizzare da soli qualcosa restituisce una sensazione di libertà, di indipendenza. Se non suonassi mi piacerebbe imparare a cucinare, penso sia un'arte interessante, anche se non arriva allo stesso livello emozionale della musica.
Puoi anticiparci qualcosa del nuovo album in uscita nel 2016?
Ha dieci brani, tutti diversi fra loro, tutti con dei mood diversi. L'ho scritto in più di due anni e in due anni molte cose cambiano, amori che vengono amori che vanno. "Music is the answer" è solo una delle tante dimensioni presenti nel progetto. Nel disco si possono sentire i sapori degli artisti che amo di più, lascio a voi scoprire quali.
È stato bellissimo lavorare con la band e Luca Sammartin in studio, l'audio engineer che mi ha seguito, sono sicuro che diventerà un riferimento nel panorama underground italiano. Per un po' di mesi abbiamo registrato in questo piccolo borgo sui colli vicentini, posti spettacolari, iper rustici. La mattina mi svegliavo, facevo colazione al bar con i vecchi della piazza e poi andavo in studio a registrare le voci, mi sono dato un po' di tempo per fare una full immersion. Non vedo l'ora di presentare l'album live, inizierò il 30 Gennaio con la band.
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L'articolo Video Première: Novamerica - "Music is the answer" di Nur Al Habash è apparso su Rockit.it il 2015-12-18 11:38:00
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