Un gruppo di ricerca dell'Università di Cambridge ha portato avanti un esperimento che conferma ancora una volta come i gusti musicali di ognuno siano un'importante cartina di tornasole per capire il tipo di persona che abbiamo davanti.
Nello specifico, i ricercatori hanno raccolto 4000 partecipanti ai quali hanno rivolto una serie di domande volte a determinare se queste persone avessero uno stile cognitivo empatico oppure più analitico: le domande erano di vario tipo, e andavano da quesiti sull'interesse nel funzionamento di un motore ad altri che miravano a capire quanto il partecipante allo studio pensasse di poter comprendere a fondo i sentimenti degli altri.
Successivamente, le 4000 persone sono state sottoposte all'ascolto di diverse tracce riconducibili a 26 differenti generi musicali, per poi esprimere delle preferenze sulle canzoni in una scala da 1 a 10.
Il risultato della ricerca è stato piuttosto chiaro: le persone riconducibili al gruppo degli "empatici" hanno espresso un'alta preferenza per la musica più tranquilla e distesa come folk, country, soft rock e r'n'b, mentre i "sistematici" hanno preferito musica più intensa e movimentata, rock, heavy metal e jazz avant-garde: le tracce più gradite sono state, tra le altre, "Enter Sandman" dei Metallica per i "sistematici" e "Come Away With Me" di Norah Jones per gli "empatici".
In pratica, lo studio ha provato a dimostrare che lo stile cognitivo di ognuno, più che la sua personalità, può aiutare a predire quale sia la sua musica preferita. Una ricerca che potrebbe rivelarsi molto utile all'industria musicale, in special modo ai servizi di streaming continuamente alla ricerca di algoritmi validi per consigliarci la migliore musica possibile.
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L'articolo I gusti musicali riflettono il modo in cui funziona il nostro cervello di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-07-28 12:28:00
COMMENTI (1)
No, grazie, non me ne faccio niente dei suggerimenti degli algoritmi, lasciatemi scegliere la mia musica in santa pace.