Macromeo è un nome che fa sorridere. Mette di buonumore solo a pronunciarlo. E tale si è rivelato l’ascolto del suo Ep: uno sguardo giocoso, divertito e colorato a scene di vita quotidiana degli under 25. Cinque brani che strizzano l’occhio a indie-rock, hip-hop ed elettronica . Il tutto con l’ausilio determinante – quanto ormai riconoscibile - degli Amari come back-band.
Con “Caldo&appiccicoso” è pop caramellato, frammenti di suoni si innalzano ed esplodono come bolle di sapone. Da subito si scorgono nei testi certi passaggi leziosi e forzati, talvolta un po’ poveri di contenuti. Vedi il verso “No non faccio del teatro che non si guadagna niente” dell’adolescenziale “Gommarosa”. Eppure, nella sua semplicità, Macromeo sa essere estremamente icastico, quasi a voler narrare le storie di un nuovo eroe romantico sulla falsa riga dell’Alex di “Jack Frusciante è uscito del gruppo”. Un eroe figlio dei tempi, tra scritte sui muri e attese interminabili per uno squillo.
Tra le sonorità dei Tahiti 80, “Tutto è così semplice” fa pensare a due giovani amanti: “E’ talmente semplice capirlo che non so spiegarlo/che possiamo solo complicarlo”. Ma è “Tutto inutile” a valere da solo l’intero ascolto: brillante, originale e orecchiabile, riprende le melodie della migliore tradizione musicale italiana ed un’elettronica minimalista, con lo sguardo malinconico e disincantato di Samuele Bersani sullo sfondo.
Si sorride, ricordandosi che no, non c’è fretta di crescere.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-12-24 00:00:00
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