A metà tra la tradizione italiana ed il grunge d’oltreoceano, i Legami suonano bene ma pagano l’assenza di un brano vincente
I Legami suonano un rock robusto, collocabile a metà tra la tradizione italiana e contaminazioni d’oltreoceano zona Seattle anni ’90.
Forte dunque l’influenza che gruppi come Pearl Jam e Alice In Chains hanno avuto sulla musica del trio nostrano il quale però non dimentica le proprie origini, optando per un cantato in italiano, va detto, non sempre in perfetta sintonia con la base strumentale. Ricordano i Malfunk, un grunge piuttosto melodico con sprazzi di rock’n roll (“Poche Parole”) e timide influenze pop (“Legami”). Ritornelli orecchiabili, tecnica ineccepibile, arrivi a fine disco senza problemi.
Manca un brano trainante, quello che rimanga in testa a lungo e innalzi il livello generale delle tracce. E' un disco gradevole ma rischia di perdere colpi sulla lunga distanza.
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La recensione Legami di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-09-18 00:00:00
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