Dario Margeli Dentro Un Vortice (Singolo) 2012 - Pop

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Trecentotrentanove secondi per un imperdibile, quanto impagabile, singolo.

Trecentotrentanove secondi per un imperdibile, quanto impagabile, singolo.
Dario Margeli, artista in odore di successo da webstar, è un fedele discepolo dell'interpretazione di battiatiana concezione. Un mito, genio purissimo che, nei meandri delle ere del cinghiale bianco, negli angoli delle carrozze dei treni da Tozeur, sui muri di Alexander Platz, trova la sua mistica. Ansimante, quanto intensa, forte, passionale.
Il pezzo inizia tra le note dell'assolo iniziale, a metà strada tra il finale di un pezzo di Tommy Riccio e un “sentimento nuevo, che mi tiene alta la vita”.

Una volta finiti i secondi iniziali, dopo aver assaporato atmosfere da concessionaria auto, inizia il bello. Il Margeli si districa in un mirabile susseguirsi di metafore, immaginari, passaggi psichedelici ed haiku degni di un guru. Su tutte spicca questa: “Non invitare lo stolto/osserva i sensi e mettiti nel centro”. Un stile criptico da applausi, realtà che supera la fantasia, renderebbe disoccupati Corrado Guzzanti e Francesco Paolantoni.

Un altro aspetto che rende questo singolo stupendo è il crossing tra linguaggi, una limonata tra spagnolo ed italiano, sciorinata con una classe che nemmeno la Pamela Prati di “Menealo” o il D'Alessio gorgheggiante di “Mon Amour” sono riusciti ad esprimere.

Il finale ci mostra una sconcertante, quanto struggente realtà: il Margeli maledice il suo specchio, fonte di cotanti inganni e fallaci impressioni, incapace di mostrare il lato intimo della sua anima.

Una canzone che nasce da uno sfogo, una delusione amorosa, nonostante quel vortice che lo risucchia nell'ossessione di lei, sfuggente quanto irraggiungibile.
“Pot pot otish paesanè” - la “cuccuruccù paloma” del nostro - sarà l'inno della mia estate duemiladodici. Il videoclip - dove il Margeli canta disinvolto, appoggiato ad un muro pieno di murales - sarà il film.

L'anello mancante esistente tra Joe Venice di Mai Dire Tv ed il Mago Otelma.
Più evanescente di una supercazzola. Più insuperabile del tonno. Più reale del vero.

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La recensione Dentro Un Vortice (Singolo) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-06 00:00:00

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