Novadeaf “HUMOЯESQUE” 2012 - Alternativo, Pop rock

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Un gruppo molto molto promettente. Speriamo solo sappiano piazzare il poker d'assi vincente alla prossima mano.

Ha avuto bisogno di una serie di ascolti, superiori alla doppia cifra, questo disco intestato ai Novadeaf. Partendo infatti dal presupposto che prima di "Humoresque" non avevo mai approcciato alcun lavoro del quintetto, oggi posso tranquillamente affermare che siamo di fronte ad una band molto molto promettente.

Fermo restando il concetto che, anche in musica, "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", le canzoni di quest'album sono un'altra bella dimostrazione di come si possa suonare pop senza per forza cadere in tentazione, ovvero inseguire formule da classifica. Peccato solo che ai cinque toscani non sempre riesca la quadratura del cerchio, probabilmente a causa dell'inesperienza; devono infatti macinare ancora un bel po' di chilometri e soprattutto sforzarsi di emanciparsi dai modelli, soprattutto quando dalle belle intuizioni sulla scia della Dave Matthews Band (l'iniziale "Spoiled" mette subito in chiaro le ispirazioni e poi con "Morning lights" si ribadisce il concetto) si passa a certe cadute di stile in cui sembrano rifare il verso agli insipidi Maroon 5 (nonostante "Axolotl" sia un brano a tratti piacevole) o peggio ancora all'accoppiata One Republic/The Fray ("Reconstruction of the body", "Fall grace from together"). Quando però la scrittura tende (persino un po' troppo, ad essere sinceri) verso i Radiohead di "Bodysnatchers" e "Jigsaw falling into place" ("Wintertown"), realizzano probabilmente l'episodio migliore del lotto.

Con le ballate i risultati sono altalenanti: ad una "Man on fire" che sembra quasi spuntare dal quel capolavoro di "A rush of blood to the head" dei Coldplay, si contrappongono una "An intruder", svogliata e ripetitiva, e la conclusiva "Come what may", leziosa e quindi inutile.

Però, in definitiva, confermo che i Novadeaf hanno delle buone carte da giocare; aspettiamo qualche altra mano, giusto per capire se si tratta di un bluff o se al momento dello showdown piazzeranno il poker d'assi vincente.

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La recensione “HUMOЯESQUE” di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-12 00:00:00

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