Niente di nuovo sotto le costellazioni: dieci brani orecchiabili, ma uguali a tanti altri
"Runners" è il primo album dei Jaguanera, quintetto romano che spazia dal funk alla new wave abbracciando sonorità alt-rock d'oltremanica alla Kaiser Chiefs e mescolandole inspettamente a beat elettronici.
Già da "My Wave", prima traccia, si ritrovano però numerosi clichè: chitarra in levare, overdrive e switch della chitarra sui toni alti, come da copione. Niente di male, ma comunque che già sentito, il pezzo funzionerebbe pure se avesse qualche guizzo di originalità in più. Va meglio per "Brother": il veloce pizzicato fa procedere il brano lungo binari un po' meno trafficati, disturbato però da un vocoder che stona davvero con tutto il resto. "Cosmic Love Visions" è la traccia che non ti aspetti, quella che ti ribalta il giudizio all'ultimo, completamente diversa da tutto ciò proposto in precedenza: l'uso di un synth quasi progressive e le atmosfere rarefatte, costellate da rumori quasi da glitch-music, rendono gli ultimi due minuti e trenta i migliori di tutto l'album.
Dieci tracce piuttosto varie e tecnicamente ben confezionate, quindi, che dipingono quest'opera prima con pigmenti di orecchiabilità e facilità di ascolto. Manca personalità, sia nella scelta dei suoni che nelle idee proposte. Non posso che sperare nel secondo album.
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La recensione Runners di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-15 00:00:00
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