Una sorta di colonna sonora dal taglio rigoroso e, a tratti, angosciante.
Di lui su internet si legge che è uno “scienziato, compositore, artista audiovisivo”. Alberto Novello nasce a Udine nel ‘77 e vive in Olanda, dove si divide tra carriera accademica e sperimentazioni sonore. JesterN è un progetto duale: da una parte c’è il rumorismo elettronico e minimale di Novello, dall’altro c’è il flauto di velluto di Paolo Pascolo.
C’è bisogno di molta attenzione per seguire i percorsi intrapresi da questi cinque brani strumentali, la cui posizione in scaletta “è importante”, spiega Novello. In pratica, la raccolta “si basa sulle leggi probabilistiche della meccanica quantistica, ed è un viaggio dal subatomico fino alle prime molecole organiche in 5 stages”, si legge nella nota di presentazione. E su questo punto l’unica cosa che possiamo fare è alzare le mani e fidarci dello scienziato.
“hBar” è un lavoro intransigente, oscuro, a tratti disturbante. Il flauto viene spesso riprocessato dalle macchine e il risultato è cerebrale quanto un Fennesz privo di qualsiasi appiglio emotivo. Il semplice ascolto audio, senza quindi il corredo video (“hBar” nasce infatti come cd/dvd), penalizza l’opera. Ma c’è comunque del buono in questa sorta di colonna sonora dal taglio rigoroso e, a tratti, angosciante.
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La recensione hBar di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-04-17 00:00:00
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