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Pop-rock frenato dagli stereotipi, un disco d'esordio acerbo

La storia dei Muna parla di una band nata come supporto del progetto solista di Marco Bellone e, in un secondo momento, evolutasi in full-band: dopo due anni trascorsi a suonare nei locali della Capitale, arriva il disco d'esordio omonimo prodotto dall'etichetta Terre Emerse. Nove tracce con un minimo comune denominatore: il rock, quello robusto, integerrimo al punto da non scendere a compromessi neanche sulla lingua, esclusivamente italiana. E se da un lato i temi trattati e la poetica intrisa nelle lirica lascia pensare ad un prodotto raffinato e qualitativamente valido, l'aspetto musicale “suona” come antologia del rock italiano degli ultimi 30 anni: nelle progressioni melodiche i continui riferimenti ai Ligabue, Vasco e Litfiba dei “bei tempi andati” fanno perdere mordente al prodotto che, dopo un po', scivola pericolosamente nel baratro della noia.

Non stiamo certamente parlando di un album totalmente bocciato, ma la poca audacia in termini artistici penalizza il lavoro dei Muna, che sanno suonare (bene) e sanno scrivere testi interessanti e originali: serve trovare la giusta direzione per esprimere al meglio il proprio talento. La validità dei Muna è totalmente nascosta, ci vuole più convinzione.

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La recensione Muna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-18 00:00:00

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