Pop rock a tratti arioso, fresco e liberatorio e d'improvviso scuro, grigio e malinconico. Ne vorrei ancora
“Straight on till the morning star” è il progetto di Charlie Valli, in arte Jon Frum, che spazia fra le altmosfere fredde della Danimarca e quelle grigie e piovose di Londra. In questo Ep ci si snoda con grazia fra quattro brani pop rock che hanno dalla loro un elemento portante onnipresente, il pianoforte. Si parte con l’elegante e sostenuta “Night calling”, con il suo piano che disegna nell’aria tante forme acuminate, per poi dissolversi in atmosfere brit pop e vagamente dreamy, la dolce “Jumping on a tree”, colonna sonora perfetta di un lento ballato stretti stretti fino a non respirare più, la preziosa “Slightly go away”, ora più cupa, ora più brillante e la potente “Poor man’s follies”, che mi circonda con tutte le sue emozioni fino ad avvolgermi completamente, complici gli archi malinconici e velati che fanno capolino mestamente.
Tutti e quattro i brani dell’Ep presentano una doppia componente cromatica, risultando a tratti ariosi, freschi e liberatori e d’improvviso scuri, grigi e malinconici, suonando perciò vari e mai monotematici. Le melodie poi si fanno ricordare da subito, immediate e convincenti come sono. Peccato per la brevità di questo disco, che ti lascia con la voglia di gustare altri brani come questi, rimango perciò in attesa di avere altro materiale a breve, per scoprire meglio questo artista.
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La recensione Straight on till the morning star di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-10 00:00:00
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