Non è esattamente il genere che frequento più spesso, ma questa è la world-music che ascolto volentieri
Non è esattamente il genere che frequento più spesso durante i miei ascolti, anzi cerco spesso di evitarlo. Non che disprezzi complessivamente il pianeta world-music e tutto ciò che orbita intorno, ma, delle due, a quei progetti che scelgono la strada del recupero ortodosso delle radici preferisco coloro che optano per un percorso segnato dalla sperimentazione.
Nello specifico della canzone napoletana (nell'accezione più ampia), ad esempio, ho apprezzato moltissimo quanto realizzato in passato da 24 Grana e Almamegretta - e penso di non essere stato l'unico. I Canto Antico non si spingono fino a tanto, essendo il loro DNA particolarmente radicato nella tradizione; con "South beat", però, tentano di contaminare il loro linguaggio innestando elementi di elettronica - o, come scrivono loro stessi, "innestare le radici della musica popolare del Sud Italia nel giardino metropolitano e cosmopolita di Milano".
Non stiamo raccontandovi di un'impresa che ha dell'epocale - come furono allora le 2 esperienze sopra menzionate - bensì di un riuscito esperimento il cui ascolto sorprenderà positivamente anche i non cultori del genere. Tra l'altro, andando a spulciare nei credits, in questa opera di recupero si scopre ad esempio che la versione di "Gallina" era stata registrata originariamente da Alan Lomax il 5 agosto del 1954 in quel di Feroleto Antico (CZ), mentre "Carpino revolution" (canto d’amore della tradizione carpinese) viene incrociata con/ispirata da "The revolution will not be televised" di Gil Scott-Heron.
Belli, più in generale, gli arrangiamenti delle canzoni, che non si appiattiscono per fortuna sul solito modello pizzica/taranta/tammurriata ma esplorano tutto l'universo circostante. Torna quindi in mente quel bellissimo progetto denominato Banda Ionica, fors'anche per la comunità di intenti con "South beat": là dove Roy Paci e Fabio Barovero tentavano un'operazione (riuscitissima) della musica che anima le processioni religiose nel Sud Italia, i Canto Antico compiono "un intenso omaggio alle radici, all’appartenenza, all’essere Sud oggi". E questa, l'avrete capito, è una delle tante idee di world-music per la quale facciamo il tifo.
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La recensione South Beat di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-12 00:00:00
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