l'istrice ANTICRISI 2014 - Cantautoriale, Reggae, Acustico

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"Anticrisi", l'album dallo stile unico nel suo genere, da amare o odiare senza alcuna via di mezzo.

Lo stile de L'istrice è molto fuori dal comune ed è o bianco o nero, piace o non piace senza alcuna via di mezzo. Considerando i generi secondo i quali è stato classificato l'album, "Anticrisi" presenta 7 tracce in cui l'acustico e il cantautorato prevalgono sul reggae, nonostante quest'ultimo sia evidente nei brani "I giorni dell'istrice" e "Selvatica" e costituisca nel complesso un fedele sottofondo all'intera tracklist. Gli arrangiamenti sono buoni e danno un contributo esaustivo ai testi, primo fra tutti il fingerpicking della chitarra particolarmente percepito in "Chiama Eli".

Non si può parlare del disco senza soffermarsi, inoltre, sull'interpretazione vocale dell'artista che personalizza il cantato con un graffiato alquanto pronunciato e cadenze canzonatorie senza dubbio diverse dalle solite. In tal caso, come già detto, o se ne apprezza l'impronta densa di una personalità riconoscibile tra mille, oppure la si ritiene troppo distante dai propri gusti. 

"L'istrice" lo si può definire un erede dello stile di Rino Gaetano, ma in chiave meno pop (e parliamo comunque di un pop per nulla paragonabile a quello attuale). O lo si ama o lo si odia.

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La recensione ANTICRISI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-25 00:00:00

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