Elettronica dal sapore nero, atmosfere claustrofobiche, senza via di fuga.
Come andare in apnea, trattenere il respiro in un mare di elettronica dal sapore nero, denso, essenziale. “Mainframe” è un lavoro strumentale che gira intorno a un ambient futuristico, ai colori netti e nervosi della fantascienza, e l’atmosfera si fa claustrofobica e irreale per lasciarti nel dubbio, per vederti vacillare. Le tracce avanzano quasi fossero un’unica marcia minimale e fredda verso l’abisso, nella totale assenza di luce, nelle vane speranze di una tormentata avanguardia, come nei film: tutto è profondo, e perduto.
Gianclaudio Hashem Moniri aka Plaster sonda spazi reconditi e sogni ricorrenti, alla ricerca di un sound che elimina ogni via di fuga per tenerti stretto a sé, in un mare denso e notturno, e infinito, dove chiudere gli occhi nell’attesa è la cosa migliore da fare.
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La recensione Mainframe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-23 00:00:00
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