Il gestore di un locale deve pagare la Siae quando i brani suonati dalla band non sono depositati alla Siae?

Chiedilo all'avvocato: la rubrica di Rockit in cui l'avvocato Simone Aliprandi risponde a dubbi su diritti d'autore e dintorni

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#10. Il gestore di un locale deve pagare la Siae quando i brani suonati dalla band non sono depositati alla Siae?

Si tratta di una delle questioni più controverse nella prassi del diritto d'autore; e ciò dipende anche dal fatto che spesso gli uffici locali della SIAE forniscono informazioni e interpretazioni non sempre univoche. Ad ogni modo, riprendendo un ottimo parere del servizio SeLiLi, possiamo dire che il soggetto che intenda organizzare un evento con musica i cui diritti non sono dati in gestione alla collecting society si trova a poter scegliere tra due possibili soluzioni. «Egli può decidere di segnalare l’evento alle SIAE, richiedendo all’agente SIAE locale un regolare permesso Spettacoli e Intrattenimenti per la pubblica esecuzione delle opere musicali. In tal caso dovrà lasciare un deposito cauzionale e sarà tenuto a compilare, prima dell’esecuzione o immediatamente dopo, il programma musicale della serata (c.d. Borderò) in cui viene riportata la distinta dei brani eseguiti dal vivo o con strumento meccanico nel corso dell’evento. Egli potrà quindi utilizzare il borderò per dimostrare che nessuna opera amministrata dalla SIAE è stata eseguita nel corso della serata e fare richiesta di restituzione del deposito precedentemente esborsato.
In alternativa, l’organizzatore può decidere di non richiedere il permesso e, conseguentemente, di non compilare il borderò: entrambi non sono adempimenti necessari in quanto le opere musicali eseguite nel corso della serata non appartengono al repertorio amministrato dalla SIAE. È possibile che nel corso dell’evento abbia luogo un controllo, in tal caso però graverà sull’incaricato SIAE l’onere di raccogliere prove (registrando la serata, richiedendo informazioni, ecc.) rispetto all’esecuzione di brani amministrati dalla collecting society.»

Avv. Simone Aliprandi

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L'articolo Il gestore di un locale deve pagare la Siae quando i brani suonati dalla band non sono depositati alla Siae? di Simone Aliprandi è apparso su Rockit.it il 2013-04-03 00:00:00

COMMENTI (13)

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  • andrea.menini.19727 anni faRispondi

    «Articolo 8-bis. Al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, sono apportate le seguenti modificazioni:

    a) all’articolo 68, primo comma, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio, la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, presentata allo sportello unico per le attività produttive o ufficio analogo";

    b) all’articolo 69, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio, la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 19 della legge n. 241 del 1990, presentata allo sportello unico per le attività produttive o ufficio
    analogo";

    c) all’articolo 71, dopo la parola: "licenze" sono inserite le seguenti: "e le segnalazioni certificate di inizio attività"»

    Il Regio decreto del 1931 stabiliva che per gli spettacoli ed intrattenimento in luoghi pubblici o aperti al pubblico l'organizzatore dell'evento dovesse ottenere la "licenza del questore" a seguito dei relativi iter amministrativi. L'attuale legge stabilisce che questa licenza non è più necessaria per eventi fino ad un "massimo di 200 partecipanti che si svolgano entro le 24 del giorno di inizio" (volendo interpretare in senso letterale il testo, basterebbe iniziare alle 00:01 per suonare tutta la notte...ma probabilmente non era questa l'intenzione del legislatore). Per tali eventi sarà sufficiente una "segnalazione certificata di inizio attività".

  • teodorodelfino9 anni faRispondi

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  • bottega.ferrante.511 anni faRispondi

    Noi paghiamo già di base circa 400€ l'anno solo per avere 4 casse,una tv ed un pc da dove trasmettiamo musica. Senza conoscere bene la legge fino ad oggi quando abbiamo fatto alcune serate di musica live con cover band abbiamo pagato questa mafia chiamata Siae ma leggendo meglio la legge abbiamo deciso in caso di cover band di non pagare il supplemento di circa 80€ a serata e pagare solo l'annuale per il possesso di casse,tv e pc. Sinceramente siamo stufi di questi strozzini da strapazzo, soldi che servono a mantenere una struttura oramai in perdita fatta da una miriade di uffici inutili. Cordiali saluti

  • RadioAtlantide11 anni faRispondi

    aggiungo al precedente: come del resto, lo stesso avvocato Aliprandi ha fatto ben intendere nel suo secondo post, ribadendo il ruolo di "controllo" che la legge assegna alla SIAE.

  • RadioAtlantide11 anni faRispondi

    se il riferimento è all'art. 180 della 633/41, è proprio il contrario se la guardiamo dalla parte del gestore di locale pubblico. L'art. 180 definisce il monopolio legale al rilascio delle licenze per l'utilizzo delle opere protette alla sola SIAE. Come ho già detto, essendo stato gestore di locali di spettacolo, nel momento in cui voglio organizzare uno spettacolo/intrattenimento debbo accedere alla relativa autorizzazione art. 68/69 del TULPS che per essere rilasciata, tra le altre, richiede il rispetto dei diritti d'autore (legge 633/41). Questo passaggio lo si ottiene con la presentazione della DIA della SIAE, la quale ha il compito descritto all'art. 180 per le licenze e l'incasso dei proventi derivanti.
    In questo caso, la SIAE protocollando la DIA, verificherà che i brani utilizzati sono sottoposti a licenza CC, che sono già stati assolti quindi gli obblighi previsti, immagino con la licenza diretta della band o dal rappresentante degli autori (esempio, jamendo).
    Sul rilascio delle licenze non c'è libertà, lo può fare la sola SIAE che per questi casi, ovviamente adotterà sistemi diversi da quelli previsti normalmente. Il cd Permesso SIAE è un contratto stipulato tra glia venti diritto attraverso la SIAE che li rappresenta e il gestore. Non sarà quindi quello stesso contratto ma ciò non toglie che la "vigilanza" sia nelle mani della SIAE che verso la PA incaricata al rilascio della autorizzazioni di Polizia, "certifica" l'avvenuto rispetto del requisito

  • davide.datri11 anni faRispondi

    Buongiorno,
    assolutamente chiara la legge e non vedo la necessita di grandi modifiche in merito.
    l'art. 180 consente al proprietario della musica la licenza diretta senza intermediazione da parte di SIAE. nel caso della band che suona pezzi esclusivamente suoi e non è iscritta a SIAE o consorelle, la band licenzia direttamente all'organizzatore dell'evento (gratuitamente o a pagamento). L'organizzatore ha bisogno quindi solo ed esclusivamente di tale licenza diretta dalla band (inclusiva magari di malleva nei confronti di terze parti incluso SIAE).
    Non credo ci possano essere discussioni in merito.

    Che poi nella pratica SIAE si possa mettere di traverso, credo che sia altro discorso, certamente non giuridico.

  • RadioAtlantide11 anni faRispondi

    mi pare piuttosto improbabile che un locale pubblico se effettuta una attività di spettacolo, non debba richiedere l'autorizzazione art. 68/69. potrebbe essere più preciso?

  • andrea.menini.197211 anni faRispondi

    Buon giorno a tutti, mi permetto di fare delle osservazioni al riguardo: dal momento in cui, l'organizzatore di un evento, intende utilizzare repertorio musicale non amministrato dalla SIAE e lo manifesta allo sportello dell'Ente, è normale che la stessa SIAE non rilasci alcuna autorizzazione al riguardo! Perché? Per il semplice fatto che se l'organizzatore richiede tale autorizzazione è legittimato all'utilizzo di repertorio tutelato e tale autorizzazione è a titolo oneroso; un po' come se si dovesse stipulare un contratto di assicurazione per l'auto e poi a fine anno se ne richiede il rimborso in quanto si dichiara che l'auto non è mai stata utilizzata. Relativamente alle autorizzazioni amministrative (art.68 e 69 tulps), se le esecuzioni hanno carattere di occasionalità ed effettuate all'interno del locale, non va richiesta alcuna autorizzazione e se proprio qualche Comune la pretende ancora, rivolgetevi alla SIAE e richiedete il rilascio della comunicazione di effettuazione di attività - per la musica dal vivo -(art.74 quater, DPR 633/72) o la dichiarazione di effettuazione di attività - per la musica non dal vivo (art.19 dpr 640/72). Detto questo, avrete probabilmente capito che lavoro alla Siae, ed una raccomandazione la vorrei fare a tutti gli utilizzatori: se si intende organizzare un evento con l'utilizzo di repertorio non amministrato dalla siae, ponete in essere tutte le cautele possibili, fatevi rilasciare una dichiarazione dai musicisti, perchè in molti casi ed in buona fede, si viola la legge, convinti di essere nel giusto fidandosi ciecamente del musicista che vi consiglia in questo senso. Ribadisco che la siae non deve rilasciare alcuna autorizzazione se il repertorio musicale non è da essa amministrato, in quanto l'oggetto principale del contratto (permesso spettacoli e trattenimenti) è l'autorizzazione da parte degli aventi diritto allo sfruttamento delle loro opere.
    Un caro saluto a tutti.

  • roberto.andriollo11 anni faRispondi

    Sempre inerente ad eventuali emolumenti da sborsare. Mettiamo caso io sia proprietario di un locale e tramite stereo diffondessi emittenti radiofoniche trasmettono solo musica in Creative Commons o CD musicali di autori non iscritti SIAE sono soggetto a qualche tipo di spesa derivante dalla diffusione di tali entità od oggetti? Se io poi volessi nel mio locale fare da mini store di CD di autori non iscritti SIAE basta che in ogni CD ci sia il bollino SIAE? o devo corrispondere altro tipo di pagamento? Scusate l'intromissione, ma promuovendo opere libere mi interessa per dare un motivo in più ai gestori di locali per evitare cover band e farmi dare una mano a promuovere musica libera.

  • simonealiprandi11 anni faRispondi

    conosco bene il caso. (e in gelateria vendevano anche copie dei miei primi libri. bei tempi!)