Dopo l'ep di esordio minus1dB, esce un anno dopo Dot, un lavoro più maturo in cui continua la ricerca sonora e melodica da contrapporre a una sezione ritmica che non dimentica mai il dancefloor.
Se il primo lavoro nasce essenzialmente live, suonando e mettendo le mani su sintetizzatori e tablet con un approccio più immediato e meno tecnico, con Dot il processo creativo è più lento e attento. Un anno di gestazione per raggiungere l'obiettivo, mescolando tutte le influenze più ambient e dreamy con l'immancabile cassa in quattro, in un progetto che coinvolge tutto il corpo, dalla testa alle gambe. Lasciatevi andare.
COMMENTI