Il nome della band -11: 95 PM - è una zona temporale surreale.
ESTRATTO
" Una volta nella vita...un giorno inizia e ti accorgi che qualcosa di strano non c'è più dentro te.
Una volta nella vita...in un giorno qualsiasi...le persone che avevo affianco diventarono, ai miei occhi,.... sterili...non potevo più dare nulla, né potevo ricevere.
Fu cosi che improvvisamente nacque dentro di me una forza mai conosciuta che mi spingeva verso qualcosa che avrei capito solo qualche tempo dopo.
Pochi giorni dopo, quasi inconsapevolmente, caricai la macchina del poco necessario e partii , senza una meta o un posto certo dove andare, fuggendo quasi, da chiunque mi conoscesse.
Andai istintivamente verso il sole che rimaneva di ottobre.. il sud dell'Italia mi assorbi e poi mi sputò fuori verso la Grecia, lontano anche dalla mia lingua d'origine.
Voglio avere il diritto al silenzio, quello concesso a chi si trova in una comitiva che parla una lingua straniera e sconosciuta....incomprensibile.
Il mare di notte è scuro, i compagni di viaggio sulla nave.....appaiono loschi ed inospitali.. .ma ben presto, le prime luci dell'alba solare e calda del sud della Grecia mi porgono un rassicurante e bellissimo sorriso, tra labbra di terra e ciglia di cielo.
Mettendo piede a terra, nella mia ricerca della rinascita , vengo colpito da un vento caldo di vita, di rumori e schiamazzi pacati ma al tempo stesso, come in un bazar eccitato di primo mattino, caldi e divertenti.
La mia macchina inizia a mangiare chilometri mentre il paesaggio diventa arancione, poi ocra, poi giallo intenso e in quel momento abbraccia il blu del cielo.
Decido di andare oltre con rabbia e frustrazione ...la stessa rabbia e frustrazione che si ha nel sentirsi braccato innocentemente.
Abbandono la vicinanza dal mare e penetro la terra nell'oscurità della notte ormai scesa densa...
Cartelli stradali con una minacciosa croce di Sant'Andrea nera a coprire una indicazione stradale in cirillico che non comprendo, si susseguono, finché arrivo ad una frontiera...
La Macedonia...l'antica Macedonia di fronte a me, appena oltre la dogana! E chi se l'aspettava?!
Il popolo macedone è un popolo gentile ed ospitale..pur essendo immerso nel cuore della terra, con il mare molto lontano, dà subito il senso di un popolo che ha una storia ricca nei millenni.
Chiedo che cosa significasse la scritta in cirillico che avevo incontrato e mi viene spiegato che è il nome della loro capitale ...Skopje...di cui non conoscevo neanche l'esistenza...pur essendo sempre stato affascinato dalla geografia.
Skopje è rinnegata dai greci a causa di una vecchia contesa sul nome dello stato di appartenenza...la Macedonia, ecco quindi spiegato il motivo delle indicazioni stradali coperte da croci nere.
Sono rimasto tanto nella città dove tutto è vita.
Non mi svegliavo felice al mattino ancora,..ma ..le strade..le persone..una donna con un nome macedone che significa “amorevole” mi ha ricordato che l'essere umano è anche compassionevole..che sa aiutare senza voler nulla in cambio..solo per il puro piacere di essere d'aiuto.
Ho sempre poca voglia di parlare e spesso me ne approfitto..e cosi mentre i miei amici dialogano seduti in un coffee bar di fronte a delle meravigliose insalate macedoni servite insolitamente per accompagnare delle birre o dei caffè turchi...io ne approfitto per guardarmi attorno e per nn guardare nulla in realtà..
Durante una di queste sere, decido di fare una passeggiata nel centro della città.
Nuove costruzioni crescono velocemente, mentre una macchina con il lunotto posteriore sfondato da una pietra si ferma ad un semaforo e un cocchio trainato da due cavalli truccati e con delle bellissime piume colorate messe parallelamente alle orecchie, la affianca...
Suoni di ritmi turchi escono dai vicoli..come maschere di carnevale..i miei passi si susseguono calmi e rilassati finché i miei piedi si arrestano.
Guardo al suolo e mi accorgo di essermi fermato su una mattonella con una scritta ….immancabilmente in cirillico..che ancora..per mia pigrizia non ho imparato..e cosi ne chiedo il significato.
Mi viene spiegato che quello è il punto dove era situata l'abitazione nativa di Madre Teresa di Calcutta.
In quell'esatto istante, il tempo attorno a me si è arrestato...una sensazione di calore e benessere mi ha pervaso... ed ho compreso perché avessi dovuto fare tutti quei km per raggiungere un punto preciso della terra...con una latitudine e una longitudine esatta..
Ho compreso perché il popolo macedone mi fosse stato da subito familiare e amico. La sensazione di solitudine, di confusione e di smarrimento mi aveva abbandonato quel giorno..in quell'istante..in cui compresi il senso dell'equilibrio del mondo...e del lasciare andare la vita...libera di seguire i propri istinti...finalmente! In quel momento ho capito che noi esseri umani, ci adoperiamo fino all'esasperazione per manipolare il nostro destino solo perché influenzati da altri modelli o da falsi bisogni indotti, quando in realtà questo equilibrio ci ha sempre dato tutto ciò di cui abbiamo avuto veramente bisogno. In quel momento, infine , capii il perché di quella forza a cui mi era stato impossibile oppormi , che mi spinse, quel lontano giorno , a partire e a seguire l'istinto. La vita era tornata serena e lussureggiante dentro di me, come d'incanto.
Poco dopo tornai a casa,... alla mia vera casa..e sull'uscio della porta trovai ad attendermi un meraviglioso scarabeo. Per gli antichi Egizi , lo scarabeo (kheperer che deriva dal verbo kheper ovvero , nascere) era sintomo di risurrezione a nuova vita...la civiltà umana quindi aveva già avuto il mio stesso percorso molte altre volte. "(Fine Estratto)
Nel 2013, Tanev (cantante e compositore), incontra il pianista classico Marco Velocci.
Velocci, ha studiato pianoforte presso il "Santa Cecilia" di Roma, diplomandosi con il massimo dei voti.
Tra le sue pubblicazioni precedenti , è da riportare “The Beat”.
Durante la 57 ° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, suona il pianoforte come solista diretto dal Maestro Riccardo Muti.
Tanev è appena tornato da un lungo viaggio in Europa orientale e rigenerato da questa esperienza, parla a Velocci del desiderio di comporre un album che racconti il lungo periodo di meditazione, mescolando correttamente le frequenze elettroniche con quelle strumentali.
Poco dopo, Velocci introduce Cristiano Coraggio alla band.
Coraggio, si è laureato nel 2008 presso l'Università della Musica di Roma, ha avuto un
percorso di carriera che lo ha portato a girare in Italia come turnista dal 1994, sperimentando diversi generi musicali, tra cui: XVIII Premio Recanati (Rai) per Enzo Carella;
ha inoltre suonato per la cantante pop italiana Anna Tatangelo in diversi concorsi per giovani talenti;
Il lavoro scorre fino quando incontrano il famoso produttore musicale, ungherese, Laszlo Gajda ( Universal Music Group).
Laszlo produce per loro, Plasticized Communication.
La canzone nasce da una vecchia idea, quando Tanev, nel suo peregrinare europeo, finisce in Macedonia (FYROM).
Durante questo periodo, scopre il piacere, dato che non conosce la lingua macedone, di essere in un gruppo di amici e il non essere obbligati a partecipare alle varie conversazioni, nascondendosi dietro la scusa di non comprendere, lo fa pensare a questa frase di Pirandello: “Imparerete a vostre spese, che durante il lungo viaggio della vostra vita, incontrerete molte maschere e pochi volti.”
Il singolo ha subito un elevato riscontro su Soundcloud con oltre 100K plays in poco tempo.
Attualmente è inserito in heavy rotation in molte Radio web e terrestri in Uk e Usa insieme all'altro singolo “Damned Money”, traccia dalle tinte elettroniche più marcate.
La traccia "Old Skopje" è un omaggio alla città magica di Skopje.
Dal 1 febbraio 2016 l'album "Uncoordinated Watches" è in tutti gli store digitali.
Uncoordinated Watches
11:95 Pm
Descrizione
Credits
Cover : Antonio Di Passio
Band : Tanev (Vox &Guitar)
Piano & Keyboards : M. Velocci
Drums & Percussion: C. Coraggio
Producer Track : "Plasticized Communication" , Laszlo Gajda (Universal Music Group)
Producer Track : "Fluvial Rain" , Riccardo Cimino (SuoniTv)
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