Il Magnetofono vuole essere un omaggio alla musica e alla vocalità. Un attento lavoro di ricerca per canzoni in italiano con il fine di realizzare una sorta di microcosmo dove i tre musicisti stanno vivendo da più di due anni, e soprattutto dopo più di 170 concerti insieme. Il loro obiettivo è stato applicare un ready-made al momento della registrazione, come cercare delle rappresentazioni quasi visive di diverse situazioni o emozioni, ed è per questo che la registrazione del disco è stata fatta in presa diretta con la partecipazione attiva di altri musicisti oltre a loro. L’arrangiamento si compone anche attraverso i suoni concreti (reali) che hanno fatto parte dell’ambiente in cui i tre musicisti si sono immersi durante la creazione delle musiche o dei testi. Le musiche sono a servizio delle parole e viceversa - dalla composizione agli arrangiamenti - fino alle collaborazioni più disparate con vere e proprie performances, declamazioni, reading di artisti come Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man, Majakovskij: Eresia), Freak Antoni (Skiantos, Ironikotemporaneo), Vincenzo Vasi (Braccio elettrico, Vinicio Capossela, Mike Patton). Il progetto ha assimilato nel corso dell’esecuzione una vena molto teatrale, questo permette la rappresentazione del progetto in diverse location - dai club ai teatri, dalle associazioni ai centri culturali. L’apice rappresentativo dell’happening si raggiunge con la partecipazione del ‘quarto’ elemento del gruppo, l’illustratore Osvaldo Casanova (behance.net/ozdisegna) che ha realizzato un quadro per ogni brano oltre la cover del disco. Musica da vedere e da ascoltare!
“Questo disco vuole riportare e rivalutare al pubblico l’importanza della musica d’autore italiana e la magia della registrazione dal vivo senza l’ausilio di massicci processamenti o impieghi digitali in post produzione, non tralasciando quindi modalità, ambiente, musicisti ed esecutori di suoni concreti. Parole d’amore, pazzia, felicità e tristezza, ironia, voglia di cambiare gridando ‘rivoluzione’ al mondo contemporaneo (…) abbiamo realizzato il nostro primo Lp in modo più autentico possibile in maniera tale da valorizzare fin dall’inizio delle riprese un concetto ormai abbandonato nella realtà della musica popolare italiana. Un disco che faceva già parte del nostro DNA, doveva solo uscire”. Alan Bedin
Il Magnetofono
Il Magnetofono
Descrizione
Credits
Voce: Alan Bedin
Contrabbasso: Marco Penzo
Pianoforte: Emmanuele Gardin
Musiche: Il Magnetofono
Testi: Alan Bedin
Percussioni: Valerio Galla
Theremin: Vincenzo Vasi
Tromba, filicorno: Gianluca Carollo
Flauto: Marco Girardin
Clarinetto: Massimo Penzo
Trombone, basso tuba: Luca Moresco
Primo Violino: Federico Zaltron
Ensemble archi: Anna Campagnaro & Co.
Declamazioni, difuoristi: Roberto Freak Antoni, Pierpaolo Capovilla, Renato Marengo, Antonio Oleari
Cori “Tip Tap!”: Ombretta Rossi. Cori “Non ho finito”: Il Magnetofono
Ballerina di Tip tap: Christine Gasser
Macchina da caffè espresso, tazzina: Riccardo Freschi
Macchina bottinatrice e rivettatrice: Gilda Nardotto
Registrazioni suoni concreti e ambienti: Edoardo Piccolo, Alan Bedin, Alessia Carlotto
Post-produzione: Diego Piotto, Il Magnetofono
Pre-produzione per il brano ‘Mondo di Uomini’: Davide Marzegan
La registrazione è stata eseguita presso lo studio 'ART MUSIC STUDIO' di Bassano del Grappa (VI) dal tecnico Diego Piotto, il quale ha contribuito attivamente alla direzione artistica della produzione.
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