La necessità di scrittura, durante il periodo di pausa della band, ha fatto nascere i brani dell’album. Non essendo state quindi concepite per un lavoro discografico, le canzoni mantengono una forte vena autobiografica e si delineano come un viaggio introspettivo. Il titolo Capovalle (piccola contrada di Roncobello) era dovuto: un nome capace di spiegare non solo dove ma anche quando, perché e come sono nate queste canzoni. Per riuscire a mantenere quest’intimismo, abbiamo scelto di arrangiare l’intero album stando in loco, per cogliere le stesse sensazioni che avevano dato vita ai brani. Capovalle non è solo un luogo di ispirazione ma un punto panoramico dal quale poter guardare e riflettere su sé stessi, fil rouge che attraversa l’intero album.
Si chiude così il cerchio iniziato nel 2011 con Spiriti Bollenti. Dopo il rock giovanile di Spiriti Bollenti e quello più disincantato di Lontano, dove le riflessioni erano per lo più rivolte a un mondo esterno, qui tutto viene concentrato nel proprio vissuto: nel passato, nel presente e nel futuro.
Perciò, in sede di arrangiamento, abbiamo voluto mantenere una linea più cantautorale, per dare il giusto spazio alle parole.
Capovalle
373°K
Descrizione
Credits
Formazione:
Tia Villon - Voce, Pianoforte e tastiere
Vincenzo Adduci - Chitarre e cori
Marco Zammati - Basso Elettrico, cori e programmazione
Francesco Lupi - Batteria e percussioni
Crediti:
Testi e Musiche: Mattia Milesi
Arrangiamenti: 373°K
Registrato da Daniele Mandelli al Tanzan Music Recording Studio di Ospedaletto Lodigiano (LO)
Mixato e Masterizzato da Roberto Priori al Pristudio di Bologna
Artwork a cura di Debora Albertini
Prodotto dai 373°K
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