La “forma canzone” si riconferma il veicolo musicale privilegiato dal gruppo romano, mentre lo sforzo a rendere i testi sempre più chiari ha tracciato i concetti in quadretti di vita quotidiana, con discorsi narrati da protagonisti che diventano attori di piccole ironiche pantomime - non a caso nell’album fioccano moltissimi nomi propri di persona. Esiste un tema ricorrente, quello della “responsabilità individuale” e dei danni che vengono causati quando nessuno ha più il coraggio di prendersela o, peggio ancora, quando non ci si rende conto che le nostre azioni egoiste possono diventare un esempio sbagliato per gli altri che ci osservano da fuori.
Ogni canzone descrive situazioni in cui gli effetti delle proprie scelte si riflettono nelle responsabilità che abbiamo tutti nei confronti di tutti, nella mancata partecipazione alla cultura politica (“Hanno Arrestato Simona”, “Nella Testa Mi Gira Un Tassì”), nell’accettare le prepotenze dei nostri compagni (“Enzo”, “Scende La Mia Mano Sulla Tua Mano”), nel proteggere solamente i nostri interessi (“Per Arrivare a 6”, “Non Voglio Avere Figli”), nell’accusare gli altri delle nostre debolezze (“Largo Al Giovane”), e nel sentirsi definitivamente abbandonati e desiderosi di riscatto (“Dario”, “Sacra Immagine” e “Lascia Andare”).
Nonostante possa esserci stato tramandato il contrario, diventare un “uomo perbene” agli occhi degli altri non dovrebbe rappresentare mai una priorità per chiunque voglia sviluppare il coraggio di essere autentico.
Zappis: voce, tastiere e percussioni
Mr Falda: basso, tastiere, chitarra acustica e voci
Luca Balestrieri: chitarre e cori
Martella: batteria
Un Uomo Perbene
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Descrizione
Credits
Tracce:
1-2-3-4-5-8-9 di Zappis MrFalda Fadini Martella
6-7-10 di Zappis MrFalda Balestrieri Martella
Carlo Fadini chitarre in 1-2-4-5-8
Mauro Burzotta chitarre in 3
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