Descrizione

Il brano è un climax ascendente che racconta il rapporto del duo torinese con la notte (momento più apprezzato dai due, tanto quanto il più odiato) e con le dicerie create dal loro cervello. Il duo è schiacciato dalle idee che si fanno nei confronti del mondo, riuscendo ad esprimersi solo quando il resto del mondo dorme, quasi per paura di ricevere critiche e di non essere accettati. La voce è accompagnata da una base inizialmente cauta, che passa dall’essere in secondo piano fino ad essere protagonista anch’essa. Il pezzo si conclude con una chitarra e dei violini che vogliono trasmettere un senso di libertà.

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