“So che sei in un posto sicuro”.
Poche e semplici parole racchiudono l'idea di musica dei 7 Training Days.
IN A SAFE PLACE, disco d'esordio della band composta da Achille Fiorini (chitarra), Giovanni Ignagni (batteria), Simone Ignagni (voce e chitarra), e Antonio Tortorello (basso), è un viaggio in dieci tappe attraverso luoghi fisici e immaginari, in bilico tra emotività e analisi sociale.
L'impronta indie rock è contrastata da una forte spinta melodica, non estranea a quelle contaminazioni che hanno fatto grandi alcune delle band di riferimento del gruppo: R.E.M., Wilco, Low, The National, Nada Surf, Pearl Jam.
IN A SAFE PLACE è il punto di arrivo di quattro storie musicali, le cui radici affondano nel terreno fertile del rock dei primi anni ’90 per poi svilupparsi attraverso una lunga parabola di esperienze musicali e sperimentazioni sonore maturate nell’arco di tre lustri.
Finalmente, nell'estate del 2006, Antonio, Simone, Achille e Giovanni si sono incontrati su un terreno comune e hanno deciso di fondere idee ed influenze per dar vita a una nuova proposta in cui cercare di coniugare il piglio originale del rock alternativo (di stampo East Coast statunitense ma con chiari rimandi anche all’Inghilterra del post brit-pop) e un certo classicismo proveniente dal sottobosco americano.
Il corpo dei brani ha preso forma attraverso numerose tappe live, appuntamenti che i 7 Training Days hanno utilizzato sia come banco di prova per testare la reale forza comunicativa delle canzoni, sia come espressione di un approccio artistico naturalmente legato al contatto con il palco.
Questo “luogo sicuro” diventa anche il punto di partenza di On A Safe Stage, tour promozionale che sta accompagnando l'uscita del disco, avvenuta il 5 aprile 2011.
L’album, completamente autoprodotto, si affaccia al mercato discografico sfruttando al massimo i canali comunicativi offerti da internet e l’immensa portata mediatica del web.
A partire dal sito ufficiale (7trainingdays.com), e passando attraverso tutti i più diffusi network di aggregazione sociale, il gruppo intende proporre la propria musica in piena libertà ed autonomia espressiva, senza ingerenze esterne.
7 giorni di preparazione non è solo un accostamento di parole che in inglese ha un buon suono.
Si tratta piuttosto del primo modo di descrivere l’approccio che, da sempre, caratterizza la band. L’esigenza di non lasciare alcun dettaglio al caso, la dedizione nel voler creare un mondo musicale coerente che parli per le persone che animano il progetto, e attraverso cui passi la loro visione del mondo. L’attenzione (spesso estrema) al dettaglio in questo senso diventa elemento fondamentale per far corrispondere tutto e racchiudere con precisione i contorni di un concetto artistico ben definito.
Cura e preparazione insomma, aberrando una sterile fretta, ispirandosi all’approccio di un grande maestro delle arti visive come Stanley Kubrick, che faceva del suo lavoro una vera e propria missione, da portare avanti nel giusto tempo, quello di cui i suoi progetti avevano bisogno.
In quest’ottica il gruppo non si “siede mai”, e infatti IN A SAFE PLACE non risulta uno spartiacque, un modo per tirare una linea, ma solo la prima tappa di un percorso più ampio.
Nelle scalette promozionali sono inseriti inediti non contenuti nell’album, e la sala prove è già fervente di nuovo materiale, in continua evoluzione, che verrà affinato sul campo e andrà a formare la seconda fatica, già presente nella mente del gruppo.
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