Descrizione

Una telefonata, un appuntamento.
Lei torna oggi, data, ora e luogo, la stazione.
Lui si prepara trafelato, esce.
I minuti passano, ecco il treno. Scendono in tanti, ma non lei.
Un altro messaggio, è un addio.
Lui non sa se deprimersi perché lei non tornerà più, o se essere lieto perché lei, l’altra, ora lo aspetta con più voglia.
Il momento è solenne, vendere l’anima al diavolo, cambiare vita in meglio, o affrontare le proprie, nuove, paure e pensare ai vecchi fantasmi.
Pensare a quell’isola dove si sono conosciuti, in cui tutto era tremendamente bello, tanto da prolungare la vacanza, pensando che fosse solo una tresca, una frivola e inutile tresca.
Eppure lei era bella, bella come una bambina che corre e vince sempre.
Lei, lui forse ora stanno pensando agli occhi di lui, o di lei… a mandorla, donati da Venere, neri, profondi, da assaporare ogni momento, da immaginarli sul treno mentre guardano il finestrino.
I progetti, l’amore al posto dello studio, un figlio, nessuna distanza li avrebbe mai scalfiti, un aeroplano di carta per mandarsi i messaggi anche in situazioni impossibili. La vita che va oltre ogni capolinea, ogni masso gigante sulle rotaie, ogni ritardo.
Un figlio da crescere con quel poco che avrebbero potuto dargli che per lui sarebbe stato tutto, un figlio da educare, da illuminare con il sole e le stelle, con le amicizie vere e la vita su quell’unico binario che da loro avrebbe portato ovunque.
Una telefonata, un appuntamento.
Lei torna oggi, data, ora e luogo, la stazione.
Lui si prepara trafelato, esce.
I minuti passano, ecco il treno. Scendono in tanti, ma non lei.

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