“Se Ci Credi” (Goodfellas/Believe), terzo disco d'inediti di Antonio Pignatiello, disponibile nei negozi di dischi in formato deluxe 16x16 (un libro di 72 pagine con cd allegato) e in digital download sulle piattaforme on-line.
Il nuovo concept album del cantautore irpino Antonio Pignatiello, diretto e prodotto da Taketo Gohara, racconta il sogno di una generazione precaria, quella degli anni '80: la crisi dei rapporti, la fuga dei cervelli, lo scricchiolare dei valori morali; un viaggio attraverso dieci canzoni, dieci vite, dieci immagini che si intrecciano su un sentiero di precarietà e insicurezza ma sempre in cerca di una vita migliore e di una “promised land”. Un viaggio nel profondo per provare a raccontare la complessità della vita “Con parole semplici”, per usare le parole di Bukowski.
Dieci canzoni ridotte all'osso, pochi strumenti e qualche colore, come quelli della fisarmonica di Roberto Manuzzi, grande jazzista per anni al fianco di Francesco Guccini.
Il sound di Pignatiello attinge dal rock americano e riporta ad artisti di riferimento come Bruce Springsteen e Tom Waits.
«Inseguivo un'atmosfera, un paesaggio sonoro in grado di raccontare quel mondo che avevo vissuto durante la mia infanzia – racconta Pignatiello – e che ancora mi portavo addosso; un posto che conservava intatta una parte delle mie impronte... I fantasmi di Se ci credi li avevo frequentati in quelle vecchie strade affamate di sogni e di gioventù. La mia famiglia, i miei amici, Bruce Springsteen, Rolling Stones, Neil Young, Woody Guthrie... i romanzi di Jack Kerouac, H. C. Bukowski, Henry Miller, John Fante, Cesare Pavese, Italo Calvino, i racconti di Fernanda Pivano... i film western di Sergio Leone e quelli di fantascienza di Steven Spielberg».
Scritto e diretto da Antonio Pignatiello
Sostegno morale e apporto sciamanico_ Taketo Gohara
Prodotto da Antonio Pignatiello e Taketo Gohara
Registrato da Federico Pelle presso The Basement, Vicenza Mixato da Taketo Gohara presso il Noise Factory, Milano assistente di studio: Niccolò Fornabaio
Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà, Tredozio
Artwork_ Sara Gualtieri
Fotografie_ Fabrizio Pizzulo
Testi e musiche di Antonio Pignatiello
SE CI CREDI
Antonio Pignatiello
Descrizione
Credits
se ci credi
SIDE A
1. si sta facendo tardi
2. sembra quasi domenica
3. se ci credi
4. luna di mezzanotte
5. salutami l'America
SIDE B
6. due parole
7. non e' ancora finita
8. ancora un po'
9. stanza dei ricordi
10. bianco già
TESTI:
1. Si sta facendo tardi
Ci sono posti dove ho visto le tue labbra
Sono quei posti con dentro un bicchiere
Con i tuoi occhi per ridere un po’
Occhi per bruciare un po’ di meno
Ci sono occhi appesi ad aspettare
Un benvenuto, o era un addio?
Quegli occhi che era meglio non vedere
Una volta persi non li hai trovati più
E intanto il tempo se ne va...
Invecchia in fretta e non tornerà
E intanto il tempo se ne va...
Invecchia in fretta e ti stringerà
Ci sono notti dove perdi un altro treno
E notti in cui vorresti essere un altro
Ci sono notti bagnate, sigarette consumate
E sogni ubriachi al mattino.
E se passi di qui mentre cerchi un altro odore
E i tuoi occhi sono già di un altro
Non mi chiedere ‘Cosa fai?’
Non mi chiedere ‘Come stai?’
E lascia stare quel che non vuoi
Perché intanto il tempo se ne va
Invecchia in fretta e non tornerà
Perché il tempo, lo sai, se ne va
Invecchia in fretta e ti stringerà...
E intanto il tempo se ne va
Passa in fretta ti stringerà
Il tempo intanto se ne va
Invecchia in fretta e non tornerà
2. Sembra quasi domenica
Finalmente hai capito come si fa a conquistare la luna
Adesso che siamo tornati nella mediocrità
Adesso che non riesci più a cambiare la tua vita
Adesso che siamo tutti sotto controllo.
Spiegami Morgana come si fa a vivere in questo posto
Pieno di sogni usati e giorni, giorni sbagliati.
Stanotte ho capito come giocare questa partita con te
Ma non riesco più a cambiare canale,
Non trovo più quello che mi piace.
Adesso che ho capito cosa fare
Ma non ho più la voce per cercarti
Dimmi da te lassù come si sta?
Dimmi da te lassù si sta meglio di qua?
Mentre qui sembra quasi domenica
Da questa parte del mare sembra quasi domenica...
Adesso lo so che è inutile stare a guardare
Questo mare di voci tutte uguali, fa solo male
Ma voi che avete la verità in bocca e sapete sempre cosa fare
Spiegatemi come mai non c’è più nessuno che vi vuole ascoltare
Mentre qui sembra quasi domenica
Da questa parte del mare
sembra quasi domenica
Io vi sto a guardare
e sembra quasi domenica
Da questa parte del mare
sembra quasi domenica
Io vi sto ad ascoltare
e sembra quasi domenica
Da questa parte del mare...
sembra quasi l'America...
3. Se ci credi
Tutto quello che hai davvero
Tu proprio non lo sai
E quello che volevi
Non l'hai detto mai
Ma se aspetti un po' stasera
Lo vedrai arrivare
Se aspetti un po' stasera
Tu vedrai il mare
Se ci credi lo potrai trovare
Se ci credi lo potrai sfiorare
Se ci credi lo potrai quasi amare...
Lassù in alto c'è la luna e vicino a te qualcuna
Sta parlando della vita...ci crede ancora...
Tieni stretta la tua strada, tieni stretta la tua storia
Cerca forte il tuo sogno...cercalo ancora.
Se ci credi lo potrai trovare
Se ci credi lo potrai sfiorare
Se ci credi lo potrai quasi toccare..
Non lo sai nemmeno tu quello che vuoi da me
Ti fermi e poi vai via così...
Come l'estate...come l'estate...come questa estate.
Se ci credi la potrai trovare.
Se ci credi la potrai sfiorare
Se ci credi la potrai quasi amare...
Se un giorno ti cercherò
Sarai ancora lì
Nascosta
Sotto la punta del cuore
Se un giorno mi rivedrai,
Mi troverai qui,
Seduto,
Dove una volta c’era il mare.
4. Luna di mezzanotte
Nanda danza leggera e sa come farsi ricordare
E piano si avvicina e piano poi scompare
Ha una storia quasi d'amore incisa sull'anello
E sembra quasi in orario stasera nascosta nel suo cappello.
Ripensa ai suoi viaggi e da chi s’è fatta amare
E quando balla da sola sembra farlo per farsi notare
Ha il bicchiere poggiato sul cuore, si volta, si lascia cadere,
Lo scultore ubriaco la vuole, se la vorrebbe tenere
E prendi il treno, ti siedi e guardi le sue mani
Graffi il tempo incrociando il suo domani
Prendi la luna di mezzanotte piena di allegria
Ma nei suoi occhi c’è scritto fammi compagnia
Senti bruciare il suo sangue, lo senti fuori dalle vene,
Sai che in quel bacio caldo non la potrai più riavere,
Quelle gambe bianche, la sua pelle sulla mia,
Le sue parole cantate al vento, lui se le porta via.
Prendi la strada, goditi questo momento
Pioggia d’agosto, sole d’argento
Prendi la luna di mezzanotte ti farà compagnia
Ma nei tuoi occhi c’è scritto portami via
Il treno sta arrivando, vorresti non venisse mai
Questa notte sta finendo e tu vorresti non finisse mai
Tieni la luna di mezzanotte ti farà compagnia
Ma in fondo ai tuoi occhi leggo già la tua nostalgia.
5. Salutami l’America
Prima o poi raccoglierò i petali della tua nostalgia
Prima o poi brucerò la distanza con un po’ d’ironia
Prima o poi lascerò cadere le tue domande consuete
Prima o poi sono sicuro ce ne andremo via da qui
Intanto tu...salutami l’America.
Prima o poi ti restituirò i tuoi giorni con una canzone
Prima o poi indosserò gli abiti di un altro
Solo per dirti “Ciao”
Prima o poi stringerò la mano alla tua vita
E le chiederò un biglietto portafortuna
Prima o poi prenderò quel treno che mi aspetta...
Intanto tu...salutami l’America!
Anche se non verrò domani....salutami l’America!
Anche se non verrò domani...salutami l'America!
6. Due parole
Dici che e’ arrivato Natale e non te ne sei accorta
E mi guardi distratta attraverso i vetri del bar
Non dici niente, e niente chiedo io,
È solo un altro giorno per dirsi addio
Dici che questa strada non la vedi più finire
I ricordi tornano indietro e non ti fanno più dormire
Ma non c’e’ più nessuno che ti aspetta
E tu non cerchi più nessuno
Ti scrivo una canzone,
Per i tuoi capelli di miele, i tuoi occhi neri
Per l’amore che passa e l’amore che va...
Per spiegare a tua figlia che vedrai...cambierà
Dici che mi aspetti sulla riva dei giorni
Dicembre è passato sospeso tra i sogni
La tua vita è una strada,
Il tuo amore una nuvola
Che ti copre un po', Prima di andar via...
Ti scrivo due parole,
Mentre passeggi sulla riva del mare
Mentre guardi lontano le navi arrivare
Ti scrivo una canzone,
Per la vita che passa e la vita che va..
Per i tuoi capelli di miele...
Per tutti i tuoi pensieri...
7. Non e’ ancora finita
Hai ragione si è fatto tardi di nuovo
Ma ti giuro che sto arrivando
Dammi solo un altro minuto,
Mentre il sole si nasconde
Dietro la stazione
E il tram non arriva ancora
In questa maledetta primavera.
Hai ragione ma sto uscendo adesso dal lavoro
Qui gli straordinari non te li pagano mica
Ma quello che conta di più per noi
È cambiare questa vita
...ché non è ancora, ancora finita, Ché non è finita per noi!
Dai lo so che stai facendo finta di dormire,
Chiudi gli occhi e non vuoi più guardare
Mentre la pioggia riprende a cadere
C’è un ricordo da spedire lontano...
Dimmi stai solo sognando?,
O vedi tutto più chiaro in fondo ai tuoi occhi?,
Mentre due gocce scivolano sul vetro
E le luci si stanno accendendo...
Ma dammi ancora un minuto
Per sognare ancora
Dammi ancora un minuto
Per vivere un po’
Ma dammi ancora un minuto
Per sognare ancora
Dammi ancora un minuto,
Io vengo da te...
Perché non è ancora finita la vita, non è finita per noi
Perché non è ancora finita la vita, non è finita per noi!
Perché non è ancora finita la vita, non è finita per noi!
Perché non è ancora finita la vita, non è finita per noi!
8. Ancora un po’
Le parole le lasci cadere nel fondo del mare
Le canzoni le lasci cadere nel fondo del mare
E cammini, cammini ancora lungo il viale
Mentre la vita con quel sorriso leggero ti sta a guardare
E ridi, ridi e giri ancora un po’
Lungo l’anima di chi resta
Nel tempo che ti aspetta.
Le canzoni le lasci cadere nel fondo del mare
Le parole le lasci tacere nel fondo del mare
E cammini, e corri ancora fino a star male
Mentre la luna ti sta a guadare e tu non sai che fare
E ridi, ridi e giri ancora un po’
Lungo l’anima di chi resta
Nel tempo che ti aspetta
Ridi, ridi e giri ancora un po’
Ché tanto poi io rimango qui... ...e tu resti lì.
E ridi, ridi e giri ancora un po’
Ché tanto poi io rimango qui... ...e tu resti lì.
9. Stanza dei ricordi
C’è una tela da riempire Bianca come il tuo nome
L’uomo senza voce ci mette dentro una donna
Con un tatuaggio sul cuore
E una coda di sirena nascosta sulla schiena.
Il dottore ha dimenticato l’arcobaleno nel suo cappello
Sua madre è un’attrice distratta,
Non ha più voglia di parlare,
E sua figlia ha un talento per il mare
cerca in silenzio il passaporto per tornare.
L’allenatore ha perso punti e ha la voce consumata anche stavolta
Sua moglie non vuol parlare di pallone e più non lo sopporta
Suo nipote ha un alibi per “Capello”
E forse per Natale se ne andrà...
C’è un pallone da colpire e una rete da riempire
Il giocatore argentino ha la numero 10 sul cuore
Cerca il suo sogno dentro un campo di pallone.
Ho fatto un giro nella stanza dei ricordi
Ho guardato avanti senza più voltarmi
C’era un cieco che parlava d’amore
Poteva leggerti la vita e il tuo nome
Poteva leggerti la fortuna e il suo nome
E il prezzo adesso – disse – me lo pagherai in parole
E il prezzo adesso – disse – me lo pagherai in canzoni
10. Bianco già
E’ tutto il giorno che ti aspetto
Seduto sui gradini di una stazione
Troppo tempo che sto fermo
Mentre un altro anno se ne va via...
Certi ricordi non si scordano mai
E non serve il tempo a ricordarmelo.
Certi giorni non passano mai
E non bastano i tuoi occhi a dirmelo.
So che tra poco nevicherà di nuovo,
Le nuvole si stanno avvicinando già...
E non è tempo ancora
Ma sui tuoi capelli è bianco già.
Ti ho trovata senza cercarti,
Ti ho scelta senza saperlo,
Mi dicevi cosa sentivi, cosa vedevi, Tra le pieghe dei tuoi anni migliori.
Un attimo fa eravamo ancora qua... A cosa serve adesso...eh, chi lo sa?!
E non è tempo ancora
Ma sulle tue ciglia è bianco già...
E non è tempo ancora
Ma sulle tue labbra nevica già.
CREDITI
Antonio Pignatiello – voce, chitarre acustiche, chitarre elettriche, armonica, tambourine
Giufà Galati – cori, chitarre elettriche, chitarra slide, piano gran coda, wurlitzer, hammond, glockenspiel, diamonica, toy piano (1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9)
Luigi Pistillo – Emmeguitars, d'Orazio strings, plectro picks (2, 7)
Mattia Franceschini - piano, orchestra preparata, hammond, synth (1, 3, 5, 8, 10)
Roberto Manuzzi – fisarmonica (4, 6, 8, 9, 10)
Vito Ramundo – fisarmonica (1)
Federico Pelle – piano gran coda, orchestra preparata, percussioni (3, 7) Davide Garbini – lap steel (1, 4)
Stefano Galassi – contrabbasso, basso elettrico (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8) Gianfilippo Invincibile – batteria, percussioni (1, 2, 4, 6, 7)
Niccolò Fornabaio – percussioni (7)
Natalia Abbascìa – violino, cori (1)
Ginevra Benedetti – cori (1)
Sara Tinti – cori (1)
Rachel Doe – cori (2, 7, 8)
Sara Gualtieri – cori (2)
Paola Vicedomini – cori (2)
Vito Giordano – cori (2)
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