Anche il nome “Astral Week”, citazione del secondo album di Van Morrison (Astral Weeks, 1968), allude all’intento di reinterpretare le sonorità tanto care ai membri del gruppo ma troppo spesso messe da parte nella loro precedente carriera. Alla riscoperta delle proprie radici culturali e alla ricerca di un sound fresco e caratteristico, decidono quindi di unire l’esperienza acquisita dopo anni di registrazioni, pubblicazioni di album, tour in giro per il mondo e partecipazioni a festival insieme ad artisti di fama mondiale. Il risultato è un mix tra riff e melodie decisamente rock blues, ritmiche decise a volte riconducibili al funky o all’hip hop e varie intrusioni psichedeliche. Tutto questo è avvolto in un suono garage potente e ricercato, inquadrato in strutture semplici e pervaso da un gusto alquanto pop nell’attenzione verso melodie d’impatto.
Nell’aprile del 2014 pubblicano sul web il video del loro primo singolo, Bye Bye Blues e il pubblico sembra subito gradire il loro approccio ruvido e accattivante nei confronti di una canzone dall’armonia decisamente blues. Il titolo del brano può essere interpretato sia come “addio tristezza”, citazione della pubblicità del Prozac (il farmaco antidepressivo più famoso negli USA), che come “addio blues”, a sottolineare l’intento di rinnovare lo stile musicale tradizionale. Il testo rappresenta una denuncia piena di amara ironia sullo stile di vita capitalista dell’uomo nel mondo occidentale.
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L'articolo Biografia Astral Week di Astral Week è apparso su Rockit.it il 2015-02-16 18:36:18