Psych rock selvaggio e militanza live fin dai primi respiri vitali. Con questa combo esplosiva I Big Mountain County hanno guadagnato in pochi anni la ribalta internazionale con tour in giro per tutta Europa e partecipazioni trionfali a Festival quali Sziget Festival, Binic (invitati per ben due anni di fila) e Rome Psych Fest (dove la critica è stata unanime nel definirli la miglior band live dell’edizione del 2016), ai quali è seguita la ristampa del loro disco d'esordio "Breaking Sound" (Gas Vintage Records, 2015).
Il solido quartetto di stanza a Roma si presenta all'appuntamento con il secondo album in studio dopo circa un anno di quasi totale sospensione delle attività live, un periodo proficuo e ribollente che ha favorito la ricerca di una deriva creativa e la maturazione degli elementi giusti per dar vita ad una nuova fase del loro percorso. Il punto d'approdo di questo nuova navigazione è un arcipelago composito e variegato, dove le dilatazioni strumentali sanno cedere il passo a una forma canzone più strutturata, dove i testi si fanno carico di una narrazione capace di dar voce tanto a prese di posizione personali quanto ad abissi esistenziali, dove i riff killer convivono con sytnh e cori che tinteggiano melodie lunari e dove le quattro straripanti personalità sembrano finalmente trovare piena espressione. Un viaggio che sa offrire squarci di sole mediterraneo (Contèz) dopo lunghi attraversamenti desertici (Lost Summer), che ci guida da atmosfere allucinate (Dust, Somewhere Else) a sogni consapevoli (Far Away). Il tutto cadenzato dalle tipiche atmosfere danzanti e gli episodi goliardici (Just a Boy, Dancing Beam) che hanno sempre caratterizzato la produzione della band. La produzione artistica, condotta a quattro mani da Paola Mirabella (Honeybird & the birdies) e Andrea Pulcini (Persian Pelican), deve aver saputo gonfiare quelle vele a dovere.
Se uno dei punti di forza dei loro primi anni risiedeva nell'assenza di dicotomia fra le perfomance live e le sessioni di registrazione (non a caso Area Pirata Records dà alle stampe un loro interessantissimo disco live, "Anachronicle", nel 2016), a questo giro di boa i BMC si presentano consapevoli del potenziale creativo che può esprimere il lavoro in studio e il processo produttivo e sfornano un lavoro maturo, temerario e dirompente.
Quella grande contea gipsy degli esordi oggi sembra aver cambiato pelle e solleva lo sguardo verso un orizzonte pieno di promesse.
“Somewhere Else” sarà pubblicato il 24 Gennaio 2020. E' stato preceduto da una preview in 7 pollici, uscito a maggio per la neonata label romana Porto Records, con il singolo “Just a boy”, già pubblicato in digitale a febbraio, alla cui release sono seguite tre date di presentazione in apertura agli americani “Cloud Nothings” a Milano, Roma e Bologna e una data in apertura a “The Winstons” e “Giuda” a Roma in giugno. Il 19 Novembre 2019 è uscito "Far Away", secondo singolo, corredato da un video clip dallo spirito DIY, prodotto interamente dalla band. All'inizio di gennaio (seconda settimana) è prevista l'uscita della title track "Somewhere Else" come terzo singolo. In Marzo i Big Mountain County saranno al SXSW di Austin.
Somewhere Else
B.M.C. Big Mountain County
Descrizione
Credits
Scritto e suonato dai Big Mountain County
Prodotto da Andrea Pulcini e Paola Mirabella
Registrato da Daniele Gennaretti e Teo Pizzolante @ L'Albero Studio, Roma
Missato da Daniele Gennaretti @ Monkey Studio e Jedi Sound Studio, Roma
Masterizzato da Fabrizio De Carolis @ Reference Mastering Studios, Roma
Artwork di Morgana Governa
Progetto grafico di Marta Trimboli e Francesco Conte
I Big Mountain County sono Alessandro Montemagno - Voce and chitarra / Francesco Conte – Chitarra e synth / Wolfman Bob – Basso / Bruno Mirabella – Batteria
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