In uscita il 9 dicembre 2014 per Farm Studio Factory, “Cumbo” è l'omonimo album d'esordio del cantautore tifernate Stefano Cumbo. Nove brani attraverso cui si dipana la cifra poetica dell'autore, prendendo come punto di riferimento la migliore tradizione cantautorale italiana e d'oltreoceano. Atmosfere raffinate e soluzioni ritmiche non scontate si sviluppano su testi che a richiami d'ispirazione filosofico-letteraria uniscono una vocazione etico-civile. Gli arrangiamenti nascono dalla collaborazione tra Matteo Carbone, arrangiatore e musicista anche con Paolo Benvegnù, e Nicola Matteaggi, musicista della rock-band “Il Testimone”, che hanno altresì suonato nel disco rispettivamente le parti di piano e tastiere e di chitarre e basso. A loro si è aggiunto Matteo Brodi alla batteria, Marta Paceschi ai Sax ed Emanuela Agatoni per viola e violino. Il disco è stato registrato e mixato da Matteo Carbone negli studi della Farm Studio Factory srl di Lama-San Giustino (PG), dove l'autore si è avvalso inoltre del prezioso contributo del cantautore e musicista Paolo Benvegnù, che ha partecipato alle sessioni di registrazione.
"Ho iniziato a scrivere canzoni soltanto nel 2008, cioè nello stesso hanno in cui è iniziata la crisi economica e in cui mia moglie ha avuto problemi di salute ed ha successivamente perso il lavoro - racconta Cumbo -. La mia storia personale è quella di una persona, libero-professionista, padre di famiglia, che come tanti sta cercando di far fronte alle difficoltà di questa crisi con le sue forze, i suoi valori ed il suo impegno quotidiano. Nel disco che porta il mio nome la mia vicenda, le mie speranze e le mie idee si intersecano con la storia e con il vissuto di molti, perché simili sono le esperienze e i pensieri, simili la rabbia e simile il desiderio di cambiamento. Le mie fonti d'ispirazione sono state principalmente cronache e vicende di vita quotidiana che mi hanno colpito particolarmente, forse perché in esse appariva più evidente che in altre il contrasto tra il bene e il male, tra ciò che per me è giusto e ciò che non lo è, tra valori considerati universali da un lato e atti di violenza e di meschinità dall'altro. Aver voglia di dire qualcosa in questo senso ha significato per me voler partecipare nel mio piccolo ai processi di sensibilizzazione in atto in questo strano Paese. Credo inoltre che scrivere queste canzoni mi abbia dato la possibilità di canalizzare i miei sentimenti di rabbia e frustrazione, nel tentativo di far riflettere e di riflettere io stesso sul mondo che mi circonda, di provare a dare un po' più di voce alle minoranze senza diritti e alle vittime di una società e di un sistema troppo spesso indifferenti alle loro richieste di sostegno."
CUMBO
CUMBO
Descrizione
Credits
Stefano Cumbo-voce;
Matteo+Carbone">Matteo Carbone-pianoforte, synths, programmazioni;
Nicola+Matteaggi">Nicola Matteaggi-basso, chitarre acustiche ed elettriche;
Matteo+Brodi">Matteo Brodi-batteria;
Emanuela Agatoni- viola, violino;
Marta Paceschi- sax baritono, tenore e alto;
Testi di Stefano Cumbo
Produzione Artistica di Matteo+Carbone">Matteo Carbone
Arrangiato da Matteo+Carbone">Matteo Carbone e Nicola+Matteaggi">Nicola Matteaggi
Alberto+Fabi">Produzione esecutiva Farm Studio Factory - Alberto Fabi
Registrato e mixato Da Matteo+Carbone">Matteo Carbone presso lo studio Farm Studio Factory
Agenzia di comunicazione: Libellula press&promotion
Booking: Babul Promozione
Foto: Monica Ramaccioni
Ringrazio Matteo per il grande lavoro e la passione che ha dedicato alla realizzazione di questo progetto discografico. Un grazie sincero anche a Nicola i sia per aver suonato che per aver curato, insieme a Matteo gli arrangiamenti del disco.
I miei ringraziamenti agli altri musicisti: Matteo+Brodi">Matteo Brodi, Emanuela Agatoni, Marta Pacesch e a Monica Ramaccioni per la preziosa immagine di copertina. Un grazie a tutti coloro che hanno in vario modo contribuito al progetto e in particolare Alberto, Lodovico, Tiziana.
Ringrazio infine Paolo Benvegnù per il prezioso contributo in sala di registrazione.
L'album è dedicato a Rosita e Filippo, i miei genitori
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