Cité Radieuse

Cité Radieuse

Cité Radieuse

2019 - Progressive, Indie, Ambient

Descrizione

Stefano Meneghetti, ideatore del progetto, rivela le influenze musicali alla base della genesi dell’opera:
“La musica mi ha aiutato a creare mondi paralleli, a vivere come se stessi guardandolo la realtà da un finestrino, o attraverso un binocolo, un microscopio.
Durante il cammino ho provato una naturale e spontanea empatia verso certe sonorità, verso certi personaggi: Gustav Mahler, Brian Eno, Alva Noto e Franco Battiato, Teho Teardo & Blixa Bargeld, fino a Georges Ivanovič Gurdjieff.
La Cité Radieuse di Le Corbusier ha rappresentato semplicemente il campo gravitazionale dove questo cammino ebbe inizio”.

L’album comprende 7 tracce, ispirate all' Unité d' Habitation de Marseille del rivoluzionario architetto ed urbanista svizzero Le Corbusier.
L'Unité d'Habitation de Marseille è un’opera di edilizia popolare risalente al secondo dopoguerra, che ripensava radicalmente i concetti di separazione e condivisione degli spazi, coabitazione tra gli uomini, design della luce e del suono. E proprio dall’armonia di questi 4 elementi (spazio, luce, suono, uomo) prende forma l’album “Cité Radieuse”: la ricerca e la sperimentazione sonora sono i punti cardinali del progetto musicale.

Così lo descrive Giuseppe Azzarelli, tra i compositori e arrangiatori del disco: “La città non è solo un luogo di spazi e di forme ma, inevitabilmente, esprime la sua dimensione anche attraverso i suoni: ogni luogo ha una propria impronta acustica che riflette attività umane, relazioni col mondo e con sé stessi. L'idea di una Cité Radieuse, ideale ed utopistica città nella città, immaginata da Le Corbusier attorno all'Uomo e ai suoi bisogni, mi ha subito affascinato per il suo "umanesimo", avvicinandomi ad un mondo sonoro che possa evidenziare o accennare possibili equilibri emotivi nella poliedricità della città contemporanea”.

Credits

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