Ducolis: un liberatorio calcio nel culo
Sono selvatici questi Ducolis.
Si muovono con irrefrenabile spirito randagio e, al grido di Free your dog!, ti trascinano a forza in un viaggio musicale che si presenta come un vero e proprio calcio nel culo a tutti i fronzoli rock degli ultimi anni. E non mi riferisco solamente al presuntuosissimo universo indie, per quanto rock’n’roll possa rivendicare, ma anche a quello che, forse, potrebbe sembrare rock'n'roll se non fosse per certe facce lucidate con suoni di maniera.
L’album d’esordio di questo improvviso, improvvisato e inaspettato “supergruppo”, è composto da 15 brani in cui entusiasmo, gioia, dolore, tenerezza, cattiveria e chi più ne ha più ne metta, si mescolano a formare una pinta da sballo da bere tutta d’un fiato. Mi sento di dire che si tratta di un album terapeutico, da fare ascoltare e consigliare a quelli che si sono fatti raccontare un sacco di minchiate dagli allergologi, a quelli che usano i contapassi, a quelli che distinguono la temperatura in temperatura e temperatura percepita, a quelli che pensano alla SPA in termini termali e non in termini automobilistici, insomma, un disco che si presenta come il più efficace metodo per iniziare a rimettere a posto le cose che recentemente sono andate storte. I Ducolis sembrano gente concreta, e fanno il verso ai loro maestri quasi a voler reclamare che non è finito proprio nulla. E lo fanno in maniera superlativa, con un adorabile senso di disordine che, proprio nel linguaggio universale del Rock'n'Roll, trova la sua più coesa essenza.
DUCOLIS (FREE YOUR DOG)
DUCOLIS
Descrizione
Credits
Domenico "old Mec" Ducoli: bass
Domenico "young Mec" Ducoli: drums
Luca "Luke" Ducoli: guitars
Alessandro "Arming" Ducoli: voice, harp
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