BLU DI METILENE (Atto III - Prima parte)

BLU DI METILENE (Atto III - Prima parte)

ERREMUSIC

2020 - Rap, Hip-Hop

Descrizione

«Ora che il rap è così popolare in Italia e nel mondo, il rischio è che ad essere ascoltata e riconosciuta sia solo una delle molte sfaccettature del genere. Ma il rap non è solo ciò che si sente in radio e in tv. Il rap è un genere adulto, che esprime il punto di vista di tutti attraverso sfumature diverse. Blu di Metilene vuole portare alla luce l’aspetto più maturo, serio e riflessivo del rap. Questo è il rap che ci piace ascoltare».
Blu di Metilene dà vita a cinque canzoni rap accomunate da una scrittura ricercata, sia nei contenuti che nella tecnica e da un tappeto musicale che affonda le radici nei dettami della prima cultura hiphop. Celebri campioni musicali sono rielaborati ed amalgamati con sintetizzatori e batterie moderne, il tutto mixato e masterizzato da Andrea Tognassi. L’album si apre con Cicatrici, brano ispirato alle diverse versioni cinematografiche di un famoso villain dei fumetti, che racconta di come la risata possa diventare oggi l’unico scudo efficace per affrontare le difficoltà quotidiane. Segue lo storytelling Vengo a prenderti, narrato in prima persona: è la musica, in questo caso, la colonna portante di un processo di crescita ed evoluzione personale. Nel singolo Trattami bene, attraverso il classico espediente del conscious rap, Rapsod, immaginandosi seduto al bancone di un bar, fa un bilancio di ciò che ha lasciato negli anni su quel bancone: tempo, soldi, amicizie, energie e chiede al barista “con tutto quel che ti ho lasciato giù, adesso tu trattami bene”. Gli ultimi due pezzi sono invece molto diversi l’uno dall’altro: La Lettera è un esercizio di stile estremo, armonizzato su un beat molto veloce, che sembra sfidare gli altri rapper all’ascolto a fare di meglio. Chiude l’EP Non ho, una canzone senza ritornelli, uno sfogo lungo un’unica strofa in cui “avere” e “mostrare” smettono di essere l’unica cosa che conta. È ciò che NON SI HA a definire maggiormente noi stessi: “Non ho fan, ma ciò non fa di me un fallito”. Chiude il brano, e anche lo stesso disco, “Non ho ancora finito”, formula con cui il gruppo mira a lasciare il discorso in sospeso, preannunciando l’arrivo, a breve, della seconda parte della trilogia.

Credits

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