Stalattiti EP

IL SUONO CHE VIENE DALLE RADICI: “STALATTITI”.

“Stalattiti” è il titolo immaginifico del primo lavoro di Fede’n’Marlen. Le melodie raccontate in questo Ep sono come stalattiti che emergono ostinate dai soffitti rocciosi delle caverne.
Non è la forza dello squarcio o dell’incertezza del peso di una spada di Damocle, ma è la tenacia costante e prolungata dell’acqua che punta la sua freccia verso la terra e le sue radici.
Correnti d’aria ne deviano l’asse verticale e così le stalattiti assumono la forma di un cerchio che va ad unire la forza complementare di due donne, due voci distine che convergono verso lo stesso nuovo universo.
Incontri, incroci, fusioni che danno suono ad un duo acustico che infonde serenità e dolcezza e, a tratti, malinconia. Un abbraccio completo, dalla terra ai soffitti risoluti delle caverne. La terra trasuda nelle parole, nei testi delle canzoni, che attingono da profonde sensazioni ed emozioni legate all’amore:
“selvaggio” che ti disarma, che non chiede risposte (Stalattiti);
“incondizionato”, che mentre una parte vede, l’altra resterà sempre cieca, come di spalle (Lunares);
“risoluto” che lascia lo spazio per cucire nuovi passi (Respiro),;
“totale”, l’amore che parte dalla pancia e al grembo ritorna (Fragile);
“gioioso”, consapevole di una direttiva che spesso esiste una direttiva più grande che sa nire (Il Nido).
Lontane da manierismi strumentali, l’attenzione si focalizza sulla tessitura melodica. Le melodie prendono forma come un caledoscopio dai colori vivi e solidi: chitarra acustica e fisarmonica trafugano suoni al fado, al folk, al cuore gitano e napoletano.
Del loro repertorio ci presentanto quattro inediti in italiano e uno in napoletano.