Mentre un giradischi diffonte nell’ aria una musica familiare, un paio di scarpe nuove si muovono nella notte alla ricerca di soddisfare un bisogno interiore. Un racconto per musica e parole alla ricerca di se stessi. Contro ogni forma di pregiudizio un paio di scarpe nuove nascondono in se una necessità. Dare un senso al tutto richiede sacrificio. Abbandono e rinascita, morte e vita in questo lavoro degli etnia Supersantos. La band mai così vicina alla verità. Spiegare una canzone è la peggior cosa che la modernità potesse chiedere. Questa è una canzone scritta per necessità. Divulgarla vuol dire darle vita propria dentro ogni singolo ascoltatore, che ne può fare ciò che più desidera. Darle un senso o lasciarla scorrere via. Come se fosse un altro tassello di un puzzle infinito della costruzione di se. Condizionata solo da un reale desiderio di chiedersi il perché del tutto sapendo che la risposta al tutto non può essere che il niente.
Se la spiegazione non vi è chiara vuol significare solo una cosa. Che anche questa volta si è raggiunto l’ obiettivo della controcultura imbellettata e stanca del suo essere autoreferenziale.
Tratto dall’ Apocalisse di Giovanni capitolo 3 versetto 666.
Scarpe Nuove degli Etnia Supersantos è il secondo singolo estratto dall’album ‘Il tragicomico quotidiano'.
Brano Prodotto da Paolo Iafelice | Adesiva Discografica | Milano 2019
Registrato, mixato e masterizzato da Paolo Iafelice
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Regia: Stefano Pinto instagram.com/stefanopint...
Foto di copertina lundesnombreux instagram.com/lundesnombr...
Modella Edoscilla instagram.com/edoscilla/
Musica e Parole: Bruno Damiani
Arrangiamenti: Etnia Supersantos
Bruno Damiani: voce, tastiere
Gigio Supersantos: fisarmonica, tastiere
Federico Ferrari: chitarre
Francesco Quero: batteria
Mauro Bonaldo: basso
-LYRICS-
Prenditi la casa
Prendi tutto ciò che ho
C’è da bere se ti va sulla libreria
Io terrò solo per me quel disco mezzo morto
Con quel motivetto che mi piace tanto intonare
Prenditi la moto
Prendi pure il mio paltò
Che mi regalasti tu
Mentre gelavano Milano
Io terrò solo per me quel disco mezzo rotto
Con quel motivetto che mi spezza il cuore
Tutto puoi giudicare di me
Ma non le mie scarpe nuove
Alla luce di questo lampione
Come un vetro rotto luccico
Tutto puoi giudicare di me
Ma non ti sarà possibile
Rubare il tempo a questa grande struttura
Impedirne lo spettacolo
La notte arriva
La immaginavo più scura
Mi fermo ad una festa
La polizia m’ arresta
Perché ridevo un sacco
E non mollavo il disco
Con il ritornello che mi spezza il cuore
Tutto puoi giudicare di me
Ma non le mie scarpe nuove
Alla luce di questo lampione
Come un vetro rotto luccico
Tutto puoi giudicare di me
Ma non ti sarà possibile
Rubare il tempo a questa grande struttura
Impedire al sole di sorgere
Sono spente
Le insegne dei negozi
Ed io non ti nascondo
Una vena di blues
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Music video by Etnia Supersantos. (C) 2019 Adesiva Discografica
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