80VOGLIADIGNU

80VOGLIADIGNU

GnuQuartet

2018 - Rock, Pop

Descrizione

Trascinati per i capelli cotonati dalle vostre richieste, mentre aggiustavamo le spalline della giacca color "tenda della nonna", abbiamo fissato una data di uscita del disco dedicato agli anni '80!

Nel vaporoso mondo della discografia in piena rivoluzione, mentre spariscono i lettori CD da computer ed auto, gli GnuQuartet si sono fatti venire un’idea diversa.

Un disco ricaricabile, la tessera interattiva della #CommunityGnuQ in un solo oggetto.

Con l’iscrizione, a 18 Euro (+5 di spese di spedizione) si potrà ricevere la chiavetta Usb con 26 tracce di #80VogliadiGnu.

Ogni settimana via mail l’aggiornamento fino a completare la compilation di 52 piccole cover, con vantaggi per i sostenitori: biglietti omaggio, sconti, possibilità di ottenere vecchie registrazioni e, per gli Gnu, quello di ricevere idee e nuovi spunti.

La proposta varia dal synth pop dei Bronski beat allo spensierato manifesto femminista in falsetto pop di “Girls Just Want To Have Fun” (1983 nella versione di Cindy Lauper); dal pacifismo di “Enola Gay” (1980) - cinque milioni di copie vendute in tutto il mondo dagli Orchestral Manoeuvres in the Dark (OMD) - all’inconfondibile ritmo rock dei Bolndie di Debbie Harry e Chris Stein in “Call me” (1980), tema di un altro grande successo, quello del film “American gigolò”. Per Rivolimusica lo GnuQuartet presenta dunque un ampio e strutturato repertorio tratto da un altrettanto curato lavoro di ricerca e rielaborazione che inizia proprio da “80voglia di Gnu”, ambizioso progetto conclusosi con 52 prestigiose, “variopinte” cover delle hit che hanno raccontato una porzione fondamentale della classe ’80.

Il risultato è un mash up divertente e leggero fondendo l’approccio classico al genere pop-rock. Così, canzoni come Big in Japan, Enola Gay, Footloose, Papa don’t preach, I Like Chopin, Gostbusters Theme, The Promise You Made, Ti Sento, Take on me diventano rievocazione attuata tramite decontestualizzazione strumentale e sonora, viaggio attraverso una dimensione altra, che se da una prospettiva ci riconduce ad un passato evocativo e simbolico, dall’altra concede di trascendere tempo e musica stessa, per regalarci uno spazio di ascolto puro.

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Credits

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