La più grossa sorpresa per gli GnuQuartet è stata tentare di dedicarsi al primo disco di originali e trovarsi con un EP omaggio al rock progressivo anni '70. Finire in Messico e presentarlo in uno dei più grossi festival di genere al mondo, avere come primo ascoltatore assoluto un entusiasta Steve Hackett, imbustarlo nella copertina sognante di Paul Withehead, l’illustratore di tanti LP dei Genesis, ospitare Durga McBroom Hudson in “The Great Gig in the Sky” ricordando di averla sentita l’ultima volta a Venezia sul palco con i Pink Floyd cantare lo stesso pezzo.
Un bel po’ di sorprese si sono inanellate l’una nell’altra con la naturalezza di una stringa di DNA durante una meiosi. Forse proprio di questo si è trattato. Una costola della loro musica originale ha preteso una vita autonoma svelando agli Gnu affinità e provenienza con un genere di nicchia che covava nell’ombra delle composizioni originali, donando al loro inguaribile eclettismo, una blasonata paternità.
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Karma (Gnuquartet in Prog)
GnuQuartet
Descrizione
Credits
GnuQuartet: Raffaele Rebaudengo (viola), Francesca Rapetti (flauto), Roberto Izzo (violino) e Stefano Cabrera (violoncello)
Feat: Durga McBroom & Hudson, Andrea Maddalone
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