Grazie a quanti supportano il Muro del Canto, le guerre tra poveri però lasciamole a chi ne ha bisogno per sopravvivere alle proprie manifeste frustrazioni, i classici leoni del web
Caniele Doccia
Castore, se hai ascoltato l'album in streaming ti sarai certamente accorto che nei testi del Muro non c'è nulla dell'atteggiamento "mafioso, retrogrado, qualunquista, ignorante e populista" di Roma (se vogliamo usare queste categorie grossolane), nè tantomeno la critica aprioristica degli anziani verso i più giovani che ti ha fatto scappare da questa città certamente difficile e complicata. I membri del Muro sono tutti della nostra stessa generazione ed età e verosimilmente abbiamo respirato tutti la stessa aria. La differenza è che il loro modo di reagire è stato differente dal tuo; di quella cultura hanno preso la semplicità e la "brusca" schiettezza e l'hanno trasformata in una semantica comunicativa estremamente efficace, a mio parere, per dire la loro su quella stessa società vissuta nel dramma delle cocenti esperienze esistenziali tipiche di chi si è confrontato, appunto, con una realtà spesso ostile e tendente all'appiattimento. Forse proprio loro hanno fatto quella "rivoluzione di loro stessi" di cui parli prendendo del "buono" dove c'era da prenderlo, a differenza tua, e per questo li stimo e mi piacciono.
Poi si sa la musica e l'arte parlano e fanno risuonare parti armoniche o dissonanti celate nel nostro intimo e di cui siamo consapevoli solo in parte, per cui ognuno ne ha necessariamente una esperienza personale su cui diventa difficile mettere bocca, ma se li ascolti con un pò meno di pregiudizi ti accorgerai che hai molto in comune con quello che dicono e che forse anche tu andandotene via così incazzato hai "scatarrato sul marciapiede" della città eterna.
castore, abbiamo modi di vedere le cose completamente opposti: per me l'italia va a rotoli ed è arrivata a questo punto (l'ennesimo punto) per via della nota corruzione selvaggia, la malavita, le speculazioni di ogni genere, l'italian job conosciuto in tutto il mondo. Non credo che guardare con rispetto quello che è venuto prima di noi faccia andare in dietro, anzi. Ora non conosco la realtà romana, ma dalle mie parti i contadini, gli artigiani, quelli che contribuiscono a mantenere a galla l'italia, nonostante la corruzione, sono molto rispettati e ascoltati. Ti dirò di più, se ti informi bene, puoi constatare che tutti quei paesi che hanno un gran rispetto per le proprie tradizioni, per la propria storia, sono spesso i paesi più evoluti rispetto a noi. America, inghilterra, francia ecc... hanno un gran rispetto per le proprie tradizioni. Non si può dire lo stesso per quei paesi comunisti che hanno rinnegato la propria cultura e la propria storia, come la russia, la cina ecc... ma che te lo dico a fare!?
mah, mio nonno ascoltava claudio villa e mozart, io ascolto tutt'altro, dopo aver sentito più volte questi pezzi devo dire che li trovo molto interessanti, non so come si è arrivati a parlare di politica, ma dai testi si evince ben più di quanto raccontino i vecchi del mio quartiere, soprattutto l'ultimo pezzo credo che rispecchi proprio i tuoi pensieri Paolo.
Musicalmente il ritorno del "western/beat" di alcuni pezzi mi piace proprio tanto!
ho 33 anni, ho un MBA, non mi ricordo nulla di petrarca e fidati, sapere le cose e il titolo di studio non sono due cose necessariamente correlate. ma se non riesco nemmeno a farti capire che sono scappato dall'atteggiamento mafioso, qualunquista, retrogrado, populista, ignorante e strafottente dei vecchi di roma che quando ero io adolescente ti davano della merda solo perchè eri più giovane e non avevi voglia di ascoltare i loro consigli stupidamente paraculi e sgrammaticati, forse non capisci nemmeno che l'italia va a rotoli perchè c'è gente come te che invece di guardare al futuro dà retta a persone che hanno reso l'italia quello che è. e tu come nuova generazione ne porti avanti la bandiera, invece di fare una rivoluzione di te stesso e capire che certi ragionamenti, vanno bene se devi cucinare le lasagne ma non se devi prendere le decisioni fondamentali della tua vita...
onestamente non so come sono i vecchietti di roma (vivo a bergamo e sono nato a varese), però se pensi che un vecchio (o chiccessia) non può insegnarti nulla solo perché ha la terza media, allora non hai capito molto dalla vita. Interessante il fatto che associ il termine "insegnamento" a titolo di studio, poesia ecc... non so quanti anni hai, però fai il classico ragionamento dell'adolescente ottuso che crede di aver scoperto le verità del mondo perché sta imparando a memoria le solite quattro cose di petrarca, dante ecc... ci sono passato anch'io, qualche anno fa.
Faccio fatica a immaginare che gente con una mentalità tanto ottusa è anche in grado di "dire" qualcosa con la musica o l'arte in genere.
io sono scappato da roma perchè odiavo la gerontocrazia imperante, l'ignorante dei vecchi burini, il comportamento stronzo dei baciapile coi potenti e arroganti con i giovani. il mio ricordo dei vecchietti di roma è questo, ma che devo dirti, sicuramente non mi faccio insegnare nulla da uno che ha fatto al massimo la terza media, scatarra sul marciapiede e non ha nemmeno una passione nella vita. poi se voi a roma conoscete solo anziani rispettabili, colti, ed amanti della poesia, beati voi.
COMMENTI (36)
Grazie a quanti supportano il Muro del Canto, le guerre tra poveri però lasciamole a chi ne ha bisogno per sopravvivere alle proprie manifeste frustrazioni, i classici leoni del web
Caniele Doccia
Castore, se hai ascoltato l'album in streaming ti sarai certamente accorto che nei testi del Muro non c'è nulla dell'atteggiamento "mafioso, retrogrado, qualunquista, ignorante e populista" di Roma (se vogliamo usare queste categorie grossolane), nè tantomeno la critica aprioristica degli anziani verso i più giovani che ti ha fatto scappare da questa città certamente difficile e complicata. I membri del Muro sono tutti della nostra stessa generazione ed età e verosimilmente abbiamo respirato tutti la stessa aria. La differenza è che il loro modo di reagire è stato differente dal tuo; di quella cultura hanno preso la semplicità e la "brusca" schiettezza e l'hanno trasformata in una semantica comunicativa estremamente efficace, a mio parere, per dire la loro su quella stessa società vissuta nel dramma delle cocenti esperienze esistenziali tipiche di chi si è confrontato, appunto, con una realtà spesso ostile e tendente all'appiattimento. Forse proprio loro hanno fatto quella "rivoluzione di loro stessi" di cui parli prendendo del "buono" dove c'era da prenderlo, a differenza tua, e per questo li stimo e mi piacciono.
Poi si sa la musica e l'arte parlano e fanno risuonare parti armoniche o dissonanti celate nel nostro intimo e di cui siamo consapevoli solo in parte, per cui ognuno ne ha necessariamente una esperienza personale su cui diventa difficile mettere bocca, ma se li ascolti con un pò meno di pregiudizi ti accorgerai che hai molto in comune con quello che dicono e che forse anche tu andandotene via così incazzato hai "scatarrato sul marciapiede" della città eterna.
detto questo, ritornando in tema, continuo a non apprezzarne il sound, però tanto di cappello e rispetto per tutto il resto.
castore, abbiamo modi di vedere le cose completamente opposti: per me l'italia va a rotoli ed è arrivata a questo punto (l'ennesimo punto) per via della nota corruzione selvaggia, la malavita, le speculazioni di ogni genere, l'italian job conosciuto in tutto il mondo. Non credo che guardare con rispetto quello che è venuto prima di noi faccia andare in dietro, anzi. Ora non conosco la realtà romana, ma dalle mie parti i contadini, gli artigiani, quelli che contribuiscono a mantenere a galla l'italia, nonostante la corruzione, sono molto rispettati e ascoltati. Ti dirò di più, se ti informi bene, puoi constatare che tutti quei paesi che hanno un gran rispetto per le proprie tradizioni, per la propria storia, sono spesso i paesi più evoluti rispetto a noi. America, inghilterra, francia ecc... hanno un gran rispetto per le proprie tradizioni. Non si può dire lo stesso per quei paesi comunisti che hanno rinnegato la propria cultura e la propria storia, come la russia, la cina ecc... ma che te lo dico a fare!?
mah, mio nonno ascoltava claudio villa e mozart, io ascolto tutt'altro, dopo aver sentito più volte questi pezzi devo dire che li trovo molto interessanti, non so come si è arrivati a parlare di politica, ma dai testi si evince ben più di quanto raccontino i vecchi del mio quartiere, soprattutto l'ultimo pezzo credo che rispecchi proprio i tuoi pensieri Paolo.
Musicalmente il ritorno del "western/beat" di alcuni pezzi mi piace proprio tanto!
...e poi ce credo che la musica che vi piace è quella che piaceva ai vostri nonni, siete uguali a loro, non un passo più avanti.
ho 33 anni, ho un MBA, non mi ricordo nulla di petrarca e fidati, sapere le cose e il titolo di studio non sono due cose necessariamente correlate. ma se non riesco nemmeno a farti capire che sono scappato dall'atteggiamento mafioso, qualunquista, retrogrado, populista, ignorante e strafottente dei vecchi di roma che quando ero io adolescente ti davano della merda solo perchè eri più giovane e non avevi voglia di ascoltare i loro consigli stupidamente paraculi e sgrammaticati, forse non capisci nemmeno che l'italia va a rotoli perchè c'è gente come te che invece di guardare al futuro dà retta a persone che hanno reso l'italia quello che è. e tu come nuova generazione ne porti avanti la bandiera, invece di fare una rivoluzione di te stesso e capire che certi ragionamenti, vanno bene se devi cucinare le lasagne ma non se devi prendere le decisioni fondamentali della tua vita...
onestamente non so come sono i vecchietti di roma (vivo a bergamo e sono nato a varese), però se pensi che un vecchio (o chiccessia) non può insegnarti nulla solo perché ha la terza media, allora non hai capito molto dalla vita. Interessante il fatto che associ il termine "insegnamento" a titolo di studio, poesia ecc... non so quanti anni hai, però fai il classico ragionamento dell'adolescente ottuso che crede di aver scoperto le verità del mondo perché sta imparando a memoria le solite quattro cose di petrarca, dante ecc... ci sono passato anch'io, qualche anno fa.
Faccio fatica a immaginare che gente con una mentalità tanto ottusa è anche in grado di "dire" qualcosa con la musica o l'arte in genere.
AMEN
io sono scappato da roma perchè odiavo la gerontocrazia imperante, l'ignorante dei vecchi burini, il comportamento stronzo dei baciapile coi potenti e arroganti con i giovani. il mio ricordo dei vecchietti di roma è questo, ma che devo dirti, sicuramente non mi faccio insegnare nulla da uno che ha fatto al massimo la terza media, scatarra sul marciapiede e non ha nemmeno una passione nella vita. poi se voi a roma conoscete solo anziani rispettabili, colti, ed amanti della poesia, beati voi.