Quando sei fermo tra passato e futuro, bloccato nell'inerzia delle possibilità. Quando l'indecisione detta il tempo di un'attesa infinita. Il cemento dei forse ferma le scelte a mezz'aria tra nostalgia e speranza.
Gridare aiuto dalla sottile linea tra bianco e nero. Tra il silenzio assordante e il rumore vuoto della folla. In bilico tra il senso di smarrimento e la ricerca di se stessi. Tutto nasce li, in un'altra sera solitaria. Di fronte al senso di sfiducia. Accarezzando l'idea di scappare, benedicendo la gabbia che ti fa da scudo. Legare nello spazio bianco tra le note le occasioni sciupate, i programmi andati in fumo. Affidare alla carta le parole non dette e quelle sprecate, le persone perse e quelle ritrovate, le scelte e gli errori. Le delusioni. Un ulteriore passo indietro, per guardare un panorama nuovo. Ecco cos'è l'Asociale.
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