Jacarànda Piccola Orchestra Giovanile Vol.1

Jacarànda Piccola Orchestra Giovanile Vol.1

Jacarànda

2020 - Cantautoriale, Folk, Etnico

Descrizione

Jacarànda - piccola orchestra giovanile “ La prima volta che entrammo all’Istituto penale per minorenni di Acireale fu per un concerto. S istemato un cerchio di pubblico e musicisti insieme, iniziammo a suonare... il pubblico inizialmente sembrava scettico, tiepido, poi sempre più coinvolto e partecipante . Alla fine una del le educatrici ci disse: “i ragazzi hanno gradito molto la vostra musica. Nessuno ha chie sto di andare a fumare.” C osì è nata una collaborazione; un afflato artistico che ha portato alla nascita di questo lavoro discografico. Ci siamo recati in carcere set timana dopo settimana per condividere lo spazio di libertà e di espressione del laboratorio di scrittura creativa c ondotto da Girolamo Monaco. Qui, o gnuno ha portato sé stesso con onestà e l'esperienza di reclusione e di isolamento ha indotto anche in n oi una riflessione più intensa. Così sono nate le nostre canzoni. ”
L'ALBUM La piccola orchestra Jacarànda propone canzoni originali, in siciliano, per una nuova musica popolare contemporanea. La formazione ha un organico ricco, colorato e tante voci che si alternano al canto. Vastissimo il campionario sonoro; accanto a chitarre, basso, mandolini, flauto e clarinetto sono molti gli strumenti che provengono dalla musica popolare: zampogna, friscaletto, marranzano, bouzouki, fisarmonica, percussioni da varie parti del mondo che contribuiscono a creare un suono fresco, originale e mediterraneo. Un album d’altri tempi, un esperimento umano e sociale che ci emoziona e sorprende sempre più con gli ascolti. Un disco che parla e suona di libertà, quella più vera e profonda; eppure concepito nei luoghi che della libertà rappresentano l’antitesi totale. Jacarànda ci racconta la libertà dalla reclusione, dalle angosce e dai falsi idoli del mondo “esterno”. Del potere redentore dell’amore, della famiglia – quella vera o quella scelta – e dei ricordi. E parla di felicità, quell’intenso istante di magia che si può trovare in un raggio di sole, uno scroscio di pioggia, nell’aroma di un caffè.
I BRANI

1) CCA MANCA “Mi manca la quiete dentro e fuori” così scrive uno degli ospiti dell’istituto e lo scrive (direttamente) in dialetto, su un pizzino, consegnatoci quasi furtivamente. Dentro e fuori come metafora del corpo recluso, che non si dà pace. 2) QUATTRU “Quattru” sono gli anni trascorsi dentro, ma anche quelli da trascorrere ancora. Quattro sono gli angoli del Mondo, e gli elementi della natura Acqua, Fuoco, Terra, Vento; ma soprattutto gli affetti più cari, la famiglia. 3) PORTA NSIRRATA Lo scatto delle serrature è il suono più angosciante, si apre solo una porta per volta e dietro il lucchetto mille pensieri di libertà. 4) A DDI TEMPI Per tutto il periodo del laboratorio abbiamo vissuto e pensato con la precarietà di chi può cambiare condizione da un momento all’altro. Questi versi di Salvo Basso, pur se non ispirati dalla nostra esperienza “dentro”, ci sono sembrati perfetti: “a moriri semu tutti sperti, picchì sulu a vita nun c’è riparu”. 5) VUAUTRI Una preghiera per tutte le religioni, per tutti gli amici. 6) CANCIARI Non è facile cambiare. Bisogna capire. Non basta una punizione. La vita spesso ci presenta falsi idoli ed è inutile negare che per i soldi si fanno mille errori. Ma l'amore è un unguento per tutti i mali. Così come l'amore non fa sentir fatica, nello stesso modo sana l'anima. 7) I MISI DI L'AMURI Ognuno di noi conosce quali sono "I misi di l'amuri". Per questa canzone Gabriele Ricca ha trascritto dalla memoria le parole sapienti dell'amata nonna. 8) PERI TUNNI Amore più forte della maldicenza. Come succede ai due innamorati di "Peri tunni". Lei è una poco di buono, così dicono tutti. E chissà quante vite la maldicenza ha distrutto. Ma l'amore vince. Almeno nella nostra storia. 9) TALIU FORA Arriva la felicità. Quella senza motivo. Per due gocce di pioggia o per un odore di caffè. "Talìu fora" e mi accorgo di aver provato felicità in sogno. E mi rimane stampato un sorriso. 10) MUNNU PESSU Parliamo di ragazzi, che hanno sbagliato e maturato a volte troppo in fretta, ma che hanno fame e nostalgia della vita là fuori. Fuori c'è un “Munnu persu” (...) “ma questa situazione si potrebbe sistemare / basta che stiamo più vicini / a me si rasserena il cuore. 11) MI MOVU "Dentro", gli spazi sono limitati, ma se chiudo gli occhi e mi muovo cadono le pareti e la natura mi avvolge. 12) GIUGLIANESE ROTANTE Sul ritmo di una danza tradizionale si inseguono le voci di alcuni dei ragazzi dell'Istituto Penale

Credits

CREDITI
Registrato live da Luca Recupero presso l'Eremo di S. Antonio Abate, Gangi (PA) nell'Agosto, 2019
Missato da Michele Musarra presso Phantasma Recording Studio, San Giovanni la Punta (CT)
Masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering, Busto Arsizio (VA)
Produzione esecutiva Biagio Guerrera, Associazione Musicale Etnea Produzione artistica e arrangiamenti Puccio Castrogiovanni Immagine di copertina Sara Castrogiovanni
Edizioni Viceversa Records

Hanno suonato: Simone Ardita, voce e chitarra Alessandra Pirrone, voce e chitarra Benedetta Carasi, voce, marranzano, glockenspiel Alessandro Pizzimento, mandolino, chitarra, bouzouki, oud, zampogna, friscalettu e voce Luca Bordonaro, clarinetto in si bemolle e clarinetto basso Gabriele Ricca, fisarmonica e voce Giuliano Ursino, basso elettrico e chitarra Francesco Castrogiovanni, tamburello, tammorra, kalimba, cajòn e pandeiro Sara Castrogiovanni, darbuka, davul, shaker e voce Riccardo Conte, zampogna in QUATTRU Michele Musarra, chitarra elettrica in QUATTRU Salvatore Farruggio, batteria in QUATTRU Tommaso Noce, chitarra in PORTA NSIRRATA Biagio Guerrera, poeta in A DDI TEMPI Valentina Lamartina, arpa in VUAUTRI Kaled Zaguez, voce rap in CANCIARI Valeria Grasso, voce in TALIU FORA Lucrezia Costanzo, violino in TALIU FORA Alfio Antico, pastore in MUNNU PESSU

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