LOUD DESIRE

LOUD DESIRE

LANDART

2021 - Cantautoriale, Rock, Indie

Descrizione

Dopo l’esperienza con i Sarah Schuster, le sorelle Dal Zotto tornano a suonare insieme, anche se in realtà non hanno mai smesso. LANDART è il nome un po’ romantico del nuovo gruppo in cui Daniela (voce e chitarra) ed Eleonora (chitarra) suonano già da un po’, insieme a Davide Bregolato (batteria) e Giorgio Manzato (basso).

I LANDART pubblicano in data 29 ottobre 2021 il loro primo album dal titolo Loud Desire, che esce in CD e digitale per SOVIET DISCHI, anticipato dai due singoli The storm inside e Museum of dreams, quest’ultimo accompagnato da un lyric video disponibile su YouTube.
Daniela ha scritto queste canzoni con il più classico degli approcci cantautorali, cioè cantando e accompagnandosi alla chitarra, operando poi su queste idee con variazioni, aggiunte e sottrazioni insieme all’altra chitarra di Eleonora e alla sezione ritmica di Giorgio, al basso, e Davide, alla batteria.
I LANDART quindi scrivono canzoni, la forma più classica e pura che il rock ci ha consegnato, ma con l’ambizione di essere “assolutamente moderni”, per dirla con Rimbaud.
“Su alcuni brani lavoravamo già da tempo, come The battlefield e Museum of dreams, mentre su altri, come Holy smoke e Fading in the sunlight”, c’era ancora parecchio fare quando siamo entrati in studio al Bunker di Rubiera, con Andrea Rovacchi, che aveva registrato anche l’ultimo disco dei Sarah Schuster, la band in cui Daniela ed io suonavamo qualche anno fa” (Eleonora).
Buona parte del disco è stata registrata lì ad aprile 2017, ma la band ha poi continuato a lavorarci nei mesi successivi fino a luglio, per poi chiudere il mix con dicembre. Poi sono passati quattro anni.
“Non avrei mai pensato che sarebbe trascorso così tanto tempo prima che il disco uscisse. Pensavamo di pubblicarlo subito dopo averlo ultimato. Invece capita che la vita, o addirittura la Storia, ti portino un po’ a spasso, magari ti fanno fare un giro un po’ più lungo del previsto per tornare a casa. Noi abbiamo fatto così, il giro più lungo.” (Giorgio).
In questo tempo, la band non ha smesso di suonare, sperimentando anche versioni acustiche e arrangiamenti live per i nove brani che compongono Loud Desire. Durante questo “giro più lungo” sono nate anche molte idee che sono già diventante nuove canzoni.
“Per me, e credo sia così anche per gli altri LANDART, il Loud Desire del titolo è il desiderio della musica. La musica è una riserva di libertà alla quale tengo molto. È anche di questo che parla Museum of dreams, del fatto che a volte si fa fatica a difendere quel “museo dei sogni”, quella stanza in fondo al corridoio in cui entriamo solo noi, dove ci concediamo di guardare le cose come se non le avessimo mai viste prima, con uno sguardo disinteressato alla loro funzione o utilità. Chi come me ha una vita comune, fa un lavoro comune, sa che qualche volta anche la fuga dalla realtà è una dimostrazione di coraggio” (Daniela). Proprio come nel brano citato, che ripete “Be brave – run away”.
La formazione dei LANDART è quella del rock classico e questo influenza anche lo stile compositivo e gli arrangiamenti di Loud desire: ci sono organi e tastiere, ma non ci sono campionamenti o elettronica ad esempio. Ci si trovano invece molte voci, in un ruolo che non ha nulla di decorativo, ma che anzi caratterizzano i brani in un gioco di armonizzazioni (Fifteen years e Fading in the sunlight) e di controcanti affidati ad un piccolo coro di cinque elementi (The battlefield, The storm inside, Museum of dreams), fino all’espressivo duetto tra Davide e Daniela (The cheater).

Credits

CREDITS
il disco è stato registrato al Bunker Studio di Rubiera da Andrea Rovacchi e Gabriele Riccioni. Il mix è stato realizzato al Sonic Temple Studio di Parma da Andrea Rovacchi. Il master è stato realizzato a La Maestà Studio da Giovanni Versari.
Tutti i testi e le musiche sono di LANDART: Daniela Dal Zotto (voce, chitarre), Eleonora Dal Zotto (chitarre, percussioni), Giorgio Manzato (basso), Davide Bregolato (batteria, percussioni, cori), con Andrea Rovacchi (tastiere). I cori in The battlefield, Museum of dreams, The storm inside, Holy smoke sono di Lisa Albanese, Michelle Cristofori, Veronica Crosara e Matteo Mosele.

Fotografie e artwork di Giorgio Manzato
Facebook: @landartband
Instagram: @landart_band

Label: Dischi Soviet Studio
Ufficio Stampa: Dischi Soviet Studio info@dischisovietstudio.it

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