“home taping is killing music”, con questo slogan negli anni ottanta le major cercavano di arginare il dilagare di quella cultura DIY figlia del punk che stava mettendo in discussione molte certezze, musicali e non solo. questo è l’orizzonte culturale in cui si muovono i LA MAISON. la loro è una
storia essenzialmente orale, come quella di molte formazioni di quegli anni. una storia fatta di incontri casuali, di dischi trovati e scambiati, di demo registrati in casa, di live in giro per i club di una penisola che in quegli anni muta la sua fisionomia sociale e culturale alla velocità della luce, plasmandosi al ritmo di una modernità fluida. le otto tracce di questa cassetta, registrate tutte fra il 1980 e il 1985, raccontano di un mondo dove sintetizzatori e drum machine convivono e si sostituiscono agli strumenti rock della tradizione. dove le sovraincisioni casalinghe ampliano lo spettro delle possibilità sonore e il “taglia e cuci” di nastri è fatto, letteralmente, a mano. un mondo in cui le prime infatuazioni per la wave e l’industrial si lasciano contaminare senza pregiudizi dai ritmi e dalle sonorità del funk e della disco. una tappa fondamentale per chi vuole capire il movimentato panorama musicale degli ottanta italiani, tante volte troppo frenetico e
sfuggevole per farsi catturare in presa diretta. otto tracce mai pubblicate prima che vedono la luce nel loro formato originario: il nastro magnetico.
(livia satriano)
scritto, prodotto e arrangiato da la maison, milano 1980-1985
la maison: livio fogli e luigi mussi
selezione dei nastri e mastering: fred ventura
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