Descrizione

Siamo la generazione dell’incertezza, degli stage non retribuiti, degli affitti troppo alti, del forse vado all’estero e di tutta una serie di imperativi non applicabili imposti dalla società di oggi e da chi ha una percezione distorta delle reali possibilità e bisogni dei giovani. Ci dicono come dobbiamo vestirci, quale carriera sarà più redditizia, quale università scegliere, chi e cosa amare, a quale genere, binario, apparteniamo. Bombardatǝ da questi imperativi, lottiamo costantemente tra un “dover essere” retrogrado e la libertà di essere chi siamo.
Questa canzone è un messaggio di speranza, di lotta, di auto determinazione. Perché se non troviamo il nostro posto nel mondo, forse è perché dobbiamo prendere i nostri “pezzi” e crearcelo da noi.

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