'A Sguarrona

'A Sguarrona

LiberaVelo2

2019 - Cantautoriale, Folk, Ritmi

Descrizione

Il primo album in lingua napoletana di Libera Velo è un viaggio tra la Napoli dell’inizio del ‘900, i Caraibi e l’Africa con un ibrido sonoro e linguistico coraggioso. E’ a metà tra il suono napoletano e il suono caraibico/anglofono e Antirazzista del Two/Tone. Prende forma grazie allo studio di “pietre preziose” della musica e della cultura napoletana, canzoni nate dalla ricerca di Libera sulle biografie, spesso poco conosciute, di Maestre della cultura campana come: la poetessa e giornalista Maria Luisa d'Aquino detta la "Saffo Campana", la "Nonna del Femminismo" Ria Rosa, cantante e Antifascista, Elvira Notari pioniera della cinematografia, Lucia Conte fotografa ed imprenditrice, zia di Luisa Conte. Il tutto omaggiando nel linguaggio metrico e musicale, in un eco costante, Raffaele Viviani, Libero Bovio, Roberto De Simone, Italo Calvino, Edo Sanguineti, Nina Simone, Mona Bathiste, Maria Teresa Vera e le giovani autrici Africane contemporanee, su tutte la zambiana/australiana “Sampa The Great” (firma Ninja Tune del momento). 
Queste intermittenze testimoniano l’orecchio attento di Libera ai nuovi orizzonti Ecotransfemministi della Black Music! Alla produzione artistica Libera Velo collabora con un grande alchimista-musicista, il Maestro Luigi Scialdone, compositore di meravigliose colonne sonore di film di animazione come “ L’arte delle Felicità” e “Gatta Cenerentola”(musicista per “Fitness Forever”, “Erland Öye” e “Foja”). Con piglio sciamanico Scialdone aiuta Libera a dare corpo al suono; la sala di registrazione non può che essere lo Studio più Storico di Napoli, l’Auditorium Novecento, studio di registrazione dal 1901 dove si sente il respiro dei grandi nomi storici della cultura Napoletana che vi hanno lavorato. Molti i musicisti e le musiciste che hanno dato il loro supporto alla realizzazione di questo nuovo concept-album della Velo che uscirà per la sua etichetta, “MastU”. “ ‘A Sguarrona” che in napoletano significa “la donna che va a cavallo da maschio”, suonato dal vivo sarà un ANARCO/AVANSPETTACOLO: apre con un Overture/Epitaffio dedicato alla poetessa/giornalista Campana “Maria Luisa d’Aquino” e alla sua visione nella Napoli del 1948; seguono racconti di ieri e di oggi, storie di naufragi, di viaggi dolorosi e di colonie africane, vita vissuta del passato e del presente, su bit in levare e clavi da Calipso, descritte con parole volutamente semplici e marcatamente Antirazziste e Laiche, velate da erotismo, come da sempre nei lavori di Zia Libera Velo.

Libera Velo è una donna Napoletana che vive e lavora nella sua città natale. La fotografia è il mestiere del bisnonno, della nonna, del padre e diviene anche il suo per genetica e per passione! Cresce in Pignasecca, agorà dalla quale assorbe il fuoco e i linguaggi e già da bambina si divide tra l’impegno sociale, la fotografia e la musica. La danza, e un po’ di approcci allo studio di vari strumenti musicali, le danno subito voglia di scrivere e raccontarsi. A 15 anni è Attivista durante il Movimento della “Pantera” e dal 1990 non smetterà più di dedicarsi alla Musica dal basso e alla Controcultura della sua città diventando un’autrice e una figura di riferimento, Transfemminista e Antiglobale della Subculture e dei Centri Sociali Occupati di Napoli. Collabora come vocalist in vari progetti della scena underground musicale napoletana come “ 24 Grana”, “ Sangue Mostro” ma anche con il “Living Theater” e la coreografa americana Karole Armitage per il Napoli Teatro Festival. Nel 2007 esce il suo primo album solista “Riffa” per l’etichetta “Octopus Records” con la quale collabora fino al secondo album nel 2013 con “Rizoma contro Albero”. Libera dal 2007 al 2015 suona live portando in giro le sue canzoni dal suono roccioso e blues, soul e musical impregnato di canzone anarchica, in un ibrido world-psichedelico molto coinvolgente per il pubblico e amato dalla critica musicale. Libera fa ballare, cantare e racconta nel frattempo le memorie di una “ragazzaccia” della Sottocultura Napoletana; collaborano ai suoi progetti tant* artist* e performers e nei suoi 3 album illustri ospit* come Paolo Polcari degli Almamegretta, 24 Grana, Marco Messina, Antonio Alfano, Gnut , Foja, Songs for Ulan, Dub Marta, Ciro Riccardi, Luigi Scialdone, Maurizio Capone, Isabella Parmiciano, Silvia Fasciano, Pietro Santangelo, Marcello Giannini, Andrea De Fazio (Nu Guinea).

Credits

Registrato nel giugno 2018 da Fabrizio Piccolo nel Auditorium Novecento di Napoli
Mixato da Daniele Chessa e Luigi Scialdone
Masterizzato da Daniele Chessa

Produzione Artistica: Luigi Scialdone e Libera Velo.
dubbing: Daniele Chessa
Hanno suonato:
batteria: Andrea De Fazio
chitarre elettriche: Marcello Giannini
basso e chitarre: Luigi Scialdone
percussioni: Giosuè Perna,
steel drum e percussaglie: Maurizio Capone
sax tenore : Pietro Santangelo
sax baritono: Giuseppe Giroffi
tromba: Ciro Riccardi
trombone: Mario Tammaro
violoncello: Silvia Fasciano
violino: Isabella Parmiciano
* except Malata immaginaria:
batteria : Peppe Sabbatino
basso e cori : Marta Riccardi
chitarre elettriche: Antonio Alfano

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