Lento is Dead è il primo Ep dei Longblond, un 6 tracce di Heavy Rock con elettronica: un electro-rock tutto da ballare ma con la potenza di un Tir in corsa. Le prime 4 tracce sono cantate mentre la quinta è strumentale, per variare la proposta e creare dinamicità all'interno dell'album. Il brano di chiusura è inteso invece come un outro o una bonus track e raccoglie frasi dal resto delle canzoni, mantenendole in sottofondo.
TRACK BY TRACK
"DARK CITIES" è una visione tetra e oscura delle grandi città, rappresentate grigie e spente come tutte quelle vie buie delle periferie, paragonate a TV vuote (like empty TV...), prive di contenuti e attrattive (Are zero for me...). Vengono definite "bad diseases", ossia malattie, patologie negative per quella parte della società costretta a viverci. Ricordiamo che entrambi i musicisti sono attratti dalla Natura selvaggia e solitaria più che dalle luci scintillanti della città, tanto che la scelta di usare come mascheramento gli occhiali da snowboard è nata dalla passione per gli sport estremi invernali del batterista.
"UNDERSTAND NADA": si parla di quelle persone che negano l'evidenza dei fatti, che non hanno opinioni proprie, che rispondono senza dare spiegazioni ("yes or not is everybody sound"). Solo sul finale c'è un accenno di speranza grazie all'energia della musica rock.
"ROCK'N'ROLL SERVICE" parla della voglia di esprimersi con la musica, del desiderio di suonare a volumi alti, corposi, sottolineato dalla frase "hit that, play that, turn it up”: un’invocazione a percuotere, suonare, alzare il volume e spaccare tutto.
"LENTO IS DEAD": la title track è la descrizione di uno stato di cose (non vuol essere quindi né una critica né un'istigazione al cambiamento): mette in luce il fatto che il 'Lento', inteso come uno stile di vita, è ormai passato, perduto, morto appunto e sotituito dal 'Fast' se non addirittura dal 'Very Fast'. 'Lento' è usato anche per intendere i classici brani lenti di una volta che segnavano le estati e le generazioni e che poi duravano in radio per anni e decenni, le cosiddette 'evergreen ballad': anch'esse sorpassate.
"BAD FIESTOS" è un brano strumentale (appositamente studiato per variare il sound dell'album) con atmosfere differenti: da un lato abbiamo la convivialità e un certo romanticismo malinconico, marcato da una melodia di fiati, dall'altra la furia, la distorsione e l'aggressività.
“RIO FANTASMA” conlcude l'Ep ed è inteso come un outro: è un brano completamente elettronico con un giro di chitarra in loop e con un mix di parti vocali presi da altri brani del disco. Le basi di percussioni e batteria elettronica sono in continuo cambiamento ed evoluzione, il pattern non rimane mai uguale, i suoni cambiano in continuazione e si aggiungono e si tolgono senza tregua.
Lento is Dead
Longblond
Descrizione
Credits
Tutti i brani sono composti e musicati da Longblond
I Longblond sono Max Doink (chitarra e seconda voce) e R.D. (batteria, voce ed elettronica)
Registrato e masterizzato @Lignum Lab Recording di Villa del Conte (PD) da Massimo Berti (Ceo Mass)
Pubblicato il 30 Novembre 2020
Formato digitale e Cd
Special guests: Ceo Mass ai cori; Dj Einstein: parti originali di scratch
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